Il sito dei ricci

Versione completa: I RICCI ESCONO DAL LETARGO
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Il riccio è un animale che popola le nostre campagne da sempre ed è estremamente utile perchè si ciba di animali a volte nocivi per l’uomo, come topi e insetti. Ma la sua vita, soprattutto in questo periodo di risveglio dal letargo, non è facile: girando alla ricerca di cibo, spesso di notte, rischia di essere investito dalle automobili. Da qui l’appello alla massima attenzione, soprattutto nelle strade vicino a campi e boschi, per non travolgere queste bestiole di cui, fin troppo spesso, si trovano le carcasse ai lati della carreggiata. E' consigliabile quindi prestare la massima attenzione, soprattutto in questi primi giorni di risveglio in cui sono ancora disorientati (ma va posta attenzione anche durante i mesi freddi, tra ottobre ed aprile, quando il riccio si risveglia periodicamente dal letargo e, affamato per tutto il tempo trascorso senza mangiare, può vagare in cerca di cibo).

Se abbiamo uno o più di questi animali nei nostri giardini possiamo aiutarli in questo momento difficile fornendo loro cibo e acqua, anche se in natura si cibano normalmente di altro non disdegnano affatto le ciotole dei nostri cani e gatti per rifocillarsi e quindi possiamo fornire loro scatolette, croccantini, carne fresca (non suino perché difficilmente digeribile) o appena scottata, frutta o verdura come mele, pere, banane, noci, carote, zucchine. Al risveglio dal letargo può essere particolarmente utile aggiungere al cibo qualche goccia di sciroppo vitaminico Be-Total Plus o Idroplurivit e piccole quantità di cibi molto energetici come noci a pezzetti, pinoli, uvetta.

Altri cibi non vanno invece MAI dati a un riccio in quanto risultano essere per lui non digeribili o tossici e sono latte e latticini, salumi e insaccati, mandorle, nocciole, frutta esotica, alcool e bibite varie, pane, pasta, riso, patate e dolci.

All'uscita dal letargo si possono anche trovare ricci molto sofferenti, a volte letteralmente stremati dai lunghi mesi invernali. Si riconoscono dal caratteristico aspetto cosiddetto "canino", lungo e stretto. Se in condizioni particolarmente gravi, può capitare che giacciano a terra inermi e poco reattivi, a volte anche di giorno. Questi ricci vanno subito soccorsi, spostati al caldo (evitando di dar loro da mangiare prima che si siano scaldati) e sottoposti a cure veterinarie per reidratarli e risollevarli.
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