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Piccolo riccio nel centro di Roma - Versione stampabile

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Piccolo riccio nel centro di Roma - migdan - 23-05-2011 08:01 AM

Prima di tutto mi presento: mi chiamo Daniele, sono un biologo e abito a Roma, davanti a Villa Torlonia, un parco pubblico famoso più che altro per i suoi monumenti, che al suo interno ospita una comunità felina, un buon numero di zone boscose e di aree semiabbandonate e recintate, chiuse al pubblico. Il parco chiude dal tramonto all'alba, e ha un'area complessiva di qualche chilometro quadrato (2 o 3, direi a occhio). Direi quindi che tra disponibilità di cibo (prede naturali e croccantini per gatti), di verde e di rifugi tranquilli, Villa Torlonia è sicuramente un ambiente adatto per il riccio. Vengo al punto: tornando a casa in piena notte (verso l'1), la notte tra sabato 30 aprile e domenica 1 maggio, ho trovato in questo punto:

http://maps.google.it/maps/place?ftid=0x132f6173bdae7a3f:0xe892b0c9854a7577&q=via+antonio+musa,+roma&hl=it&ved=0CA4Q-gswAA&sa=X&ei=7OzZTb-DPYK9_gbVvI24BQ

un piccolo riccio, coricato su un fianco al confine tra strada e marciapiede, visibilmente denutrito e disidratato, con una dispnea evidentissima. Il punto in questione dista circa 50 metri dall'ingresso del parco più vicino, ho dedotto che il piccolo avventuriero si fosse allontanato e avesse perso i contatti con la mamma, così, viste anche le sue pessime condizioni, ho ritenuto opportuno portarlo a casa. L'ho pesato (140 grammi), osservato l'eventuale presenza di ferite e/o ectoparassiti (niente da segnalare, per fortuna), sistemato nel trasportino della mia micia, ho provato a nutrirlo con qualche croccantino light (obesity della Royal Canin) e idratato. Con mia somma soddisfazione (viste dimensioni e peso, temevo che non fosse ancora svezzato), si è avventato prima sull'acqua e poi sul cibo, "spazzolandolo" completamente. La mattina successiva ho trovato il trasportino letteralmente pieno di feci, piuttosto liquide e dall'aspetto poco sano. Ho fatto qualche ricerca, ho ordinato immediatamente online il libro di Marina Setti "Il Riccio: Ci sono anch'io!", e sulla base della letteratura che ho trovato, ho ritenuto opportuno effettuare un'analisi microscopica delle feci (ormai da anni riparo computer per vivere, ma la microscopia resta la mia passione, e dispongo di una buona attrezzatura). Ho trovato una sorta di "fiera del Nematode", Crenosoma striatum in grande quantità. Mi sono consultato col mio veterinario di fiducia, il dottor Sandro Mosca, specializzato in cani e gatti, ma persona aperta, curiosa e sempre interessata anche agli animali "non convenzionali", e abbiamo deciso di trattare il piccolino con F****** (f*******, a*******) e B****** (e********, antibiotico, vista la probabile concomitanza di infezioni batteriche).
Ve la faccio breve: sono passate tre settimane, e il Nostro si è ripreso completamente: adesso pesa 220 grammi (ne ha presi 10 al giorno nei primi giorni, nonostante la terapia farmacologica, mentre attualmente prosegue a un ritmo di 3-4 grammi al giorno), ha un aspetto molto sano, è vispo e attivo (lo lascio libero in terrazzo o, se piove, in casa, per 6 ore, dalle 19 all'1 di notte, per poi rimetterlo nel trasportino della gatta), mangia con voracità camole, grilli, blatte, croccantini, petto di pollo cotto al forno a microonde e sminuzzato, mele, pere, banane, carote e zucchine lesse. Sta completando il secondo ciclo di antielmintico, al termine del quale, violentando la parte di me che lo vorrebbe sempre qui, direi che è il caso di pensare alla sua reimmissione in natura. Considerata età e taglia del riccio, stagione, luogo di ritrovamento e luogo in cui abito (centro di Roma), cosa mi consigliereste?

Grazie in anticipo e grazie soprattutto di aver creato questo sito, fonte di informazioni di un pregio inestimabile per chi dovesse trovarsi nelle stesse condizioni in cui mi sono trovato io tre settimane fa!
Daniele


RE: Piccolo riccio nel centro di Roma - TamTam - 23-05-2011 11:58 AM

Ciao Daniele e benvenuto sul forum dei ricci Icon_razz

Prima di tutto: complimenti!

Hai capito subito la gravità delle condizioni in cui si trovava il piccolo e hai agito tempestivamente, salvandogli così la vita!

Noterai che ho "criptato" il nome dei farmaci che hai somministrato, lo facciamo sempre per evitare che qualcuno, leggendo frettolosamente, si dia a pericolosi fai da te, senza consultare un veterinario.

Ti chiedo inoltre di inviarmi con mp tutti i riferimenti del tuo vet, sempre che lui sia d'accordo, non è facile trovare medici disponibili ad imparare di più su questi animaletti; visto che invece il tuo vet ha questa passione ti invio i riferimenti di un medico di Milano (il vet che ci segue sul forum) e di un medico proprio di Roma, entrambi, ovviamente, esperti nella cura dei ricci.

Per ciò che riguarda la valutazione del prossimo reinserimento ti consiglio di contattare proprio il vet di Roma, sarà in grado di dirti cosa è meglio per il riccino, proprio in base ai parametri cui fai riferimento (peso, condizioni al momento del ritrovamento, terapia).

Probabilmente, visto il poco di tempo trascorso in cattività, il reinserimento in natura sarà più semplice, ma anche su questo è meglio che si esprima una persona esperta; in ogni caso sarà necessario che il riccio passi qualche giorno all'interno di un recinto appositamente costruito in modo da valutare la sua autonomia nel cacciare, costruirsi una tana e verificare che sia diffidente nei confronti di possibili predatori (uomo compreso).
Tu hai la possibilità di costruire un recinto? Se la risposta è si ti diremo esattamente di cosa c'è bisogno, altrimenti cercheremo qualcuno che possa occuparsene, un utente del forum è volontario al Bioparco di Roma e possiamo sicuramente provare a sentirlo.

Ti chiedo se il terrazzo dove fai sgranchire le zampe al riccio è sicuro, è capitato più spesso di quanto si possa immaginare che ricci lasciati liberi su balconi o terrazze finissero per precipitare, per questo è necessario mettere bene in sicurezza il tutto, affinchè non capiti nulla del genere e, dopo tutto l'aiuto che fino ad ora hai dato a questo spinoso, sarebbe davvero un gran peccato!


RE: Piccolo riccio nel centro di Roma - michela.sperinde - 23-05-2011 12:12 PM

Accidenti daniele, ti faccio i miei complimenti! Credo che sia un pò presto per mettere il riccio in totale libertà, ma se hai la possibilità di lasciarlo in un recinto in totale sicurezza ( quando avrai finito le cure) credo che potrai portarlo tranquillamente al peso di almeno 500 grammi per poi fare gradualmente il reinserimento.
Aspettiamo tue notizie per essere più specifici!


RE: Piccolo riccio nel centro di Roma - migdan - 23-05-2011 01:55 PM

Credo che il mio terrazzo sia totalmente sicuro, perché è contornato da pareti pittosto lisce, alte più di un metro, che il buon riccetto non riesce assolutamente a scalare (nonostante i tentativi quotidiani, effettuati con la ben nota tenacia caratteristica della specie Icon_biggrin). L'unico elemento di rischio è il buco dello scolo dell'acqua, che chiudo sempre con una pallina da tennis. Ho sicuramente la possibilità di costruirgli un recinto, ma il terrazzo penso sia inadatto, è troppo esposto al sole, e nelle ore diurne raggiunge temperature troppo alte. Potrei però trasferire il nostro piccolo amico nel giardino di mia zia, sufficientemente ombroso, abbastanza grande e dotato di zone di "nuda terra", senza piante. Abitiamo a poche decine di metri di distanza, non avrei problemi a passare quotidianamente a controllarlo. Nell'ottica di fargli raggiungere i 500 grammi di peso, pensate sia bene tenerlo ancora un po' con le modalità attuali?

P.S. Pensate che le cornacchie possano rappresentare un pericolo per un riccio di 200 grammi? Vengono quotidianamente ad abbeverarsi dal sottovaso delle piante carnivore, la mia gatta le scaccia da anni, ma sono più perseveranti di un riccio...


RE: Piccolo riccio nel centro di Roma - NuzzoRiccio - 23-05-2011 04:08 PM

Comunque non darli da mangiare le blatte come quelle delle camole perchè sono irritanti! Ah poi una pallina da tennis è poco per non permettere al riccio di spostarla e fare qualcosa di indesiderato..credo proprio che non dovrai più metterlo sul terrazzo..cmq complimenti per quello che hai fatto, hai salvato la vita a quel povero spinosetto! :)


RE: Piccolo riccio nel centro di Roma - pesk - 23-05-2011 06:13 PM

Ciao Daniele, benvenuto! Icon_biggrin Anch'io mi complimento con te e il tuo veterinario per l'ottimo lavoro fatto con questo riccetto. Ti confermo che è bene tenerlo con te fino al raggiungimento dei 500 grammi di peso circa per poi reinserirlo in natura dopo un periodo di riabilitazione graduale alla vita selvatica, in modo da assicurarti che sappia cavarsela.

Il peso del riccio mi fa sorgere qualche dubbio, sai...? Mi chiedo se, anzichè di un giovane riccio, non si tratti piuttosto di un adulto molto provato dal letargo: un cucciolo per avere quel peso dovrebbe avere indicativamente un mese o un mese e mezzo di età, il che vorrebbe dire che sarebbe nato un po' precocemente, intorno a metà aprile, e sarebbe stato concepito intorno ai primi di marzo, in un periodo in cui a Roma quest'anno faceva ancora abbastanza freddo, o sbaglio? L'idea che potrebbe anche essere un riccio adulto ridotto molto male da un letargo difficile mi viene dal fatto che quest'anno ne sono stati trovati diversi in quelle condizioni e, anche se pesavano un po' di più, non erano lontanissimi da quel peso (il più patito di cui ho notizia pesava 180 grammi).

Il veterinario ha detto qualcosa in proposito? Per lui è un cucciolo?

Quanto alla sistemazione del riccio, ti consiglio anch'io di tenerlo in casa per ora: non mi preoccupano più di tanto le cornacchie, quanto piuttosto il caldo di un balcone che dici essere molto assolato e, ancora di più, il rischio che cada. Abbiamo sentito più di un caso di ricci ricoverati temporaneamente su balconi e logge e poi caduti, magari proprio dalle canalette di scolo, che è molto difficile chiudere in modo sicuro... sono d'accordo con NuzzoRiccio che una pallina da tennis non sia sufficiente a questo scopo: come dici anche tu, i ricci sono molto cocciuti e determinati e possono arrivare a fare cose impensabili pur di crearsi una via di fuga! Per questo per la riabilitazione raccomandiamo di usare recinti in materiali perfettamente lisci e scivolosi, senza alcun appiglio neanche nelle giunte e parzialmente interrati, in modo da non lasciare al riccio alcuna possibilità di evadere scalando o scavando.

In casa puoi sistemare il riccio in una scatola di plastica dai bordi alti, tipo queste dell'IKEA:
http://www.ikea.com/it/it/catalog/products/00102975
I due modelli alti 42 cm possono andar bene se dentro non metti ulteriori scatoline a fare da tana, ma solo della carta appallottolata sotto cui il riccio possa nascondersi, ma che non gli dia appoggio per la scalata. Poi puoi farlo passeggiare la sera in una stanza resa sicura: pavimento pulito per assicurarti che non ci siano capelli, pericolosi per le zampe del riccio, e buchi e fessure (es. spazi tra i mobili e il muro, incavo dietro il bidet)tappati in modo che non ci si possa incastrare.

Nutrilo ogni giorno con circa:
- 50 grammi di carne scotata (cruda solo se freschissima) o cibo umido per cani o gatti
- poca frutta come contorno evitando mandorle e nocciole (es. un giorno una fettina di banana e pochi pinoli, un altro giorno una fettina di mela e un acino d'uva, un altro giorno mezza albicocca e una noce fatta a pezzetti piccoli)
- una manciatina di croccantini per gatti di tipo normale (non per cuccioli, per anziani o light).

Una zona ombrosa del giardino di tua zia andrà benissimo per la riabilitazione! Riesci, magari, a fare un po' di foto e inviarcele? Così potremo consigliarti dove realizzare il recinto. Poi per la liberazione cercheremo insieme un luogo più naturale lontano dalla città e adatto alla vita dei ricci.

Mi mandi via mp i nomi dei prodotti che sono stati somministrati al riccio, per favore?


RE: Piccolo riccio nel centro di Roma - TamTam - 23-05-2011 06:21 PM

(23-05-2011 06:13 PM)pesk Ha scritto:  Mi mandi via mp i nomi dei prodotti che sono stati somministrati al riccio, per favore?

Ho conservato la terapia effettuata su questo riccetto, visto che Daniele adesso non è collegato ti mando io mp Icon_wink


RE: Piccolo riccio nel centro di Roma - pesk - 23-05-2011 06:22 PM

Mitica Tam! Icon_biggrin


RE: Piccolo riccio nel centro di Roma - migdan - 23-05-2011 07:06 PM

OK, da ora in poi giretti in terrazzo solo sotto la mia supervisione! Per quanto riguarda l'incavo del bidet deduco che è un problema comune... è il posto dove è andato regolarmente ad incastrarsi la prima volta che l'ho liberato... il bagno da allora è off-limits.
Preciso quali blatte uso: Blatta lateralis, ex Shelfordella tartara, esemplari provenienti da una colonia che allevo da anni, usando come unico nutrimento scarti di frutta e verdura accuratamente lavati. Per evitare sgraditissime fughe, e dato che sono troppo veloci per il riccio, le sopprimo prima di somministrargliele, ma se mi dite che sono un cibo poco adatto smetto di dargliele.
Provvederò quanto prima ad acquistare lo scatolone più grande di quelli gentilmente linkati da pesk, per fortuna ho un bel po' di spazio da dedicare al mio protetto! Icon_wink
Questione età: non sono affatto esperto di Erinaceomorfi (ho lavorato invece sui Roditori e sui Soricomorfi), però l'aspetto secondo me era tipicamente giovanile, non ho scattato foto, ma ho girato un breve video insieme a un mio amico naturalista, quattro giorni dopo il ritrovamento:

http://www.youtube.com/watch?v=uG1qd3g6sdM

Mi sono immediatamente pentito di averlo messo su quel tavolo, non faceva che lanciarsi nel vuoto, da allora se devo maneggiarlo mi siedo sempre a terra. Calcolate che l'aspetto che ha nel video è decisamente più florido di quando l'ho trovato, nei primi tre giorni ha preso 37 grammi (partendo da 142 non è esattamente poco). Da un punto di vista climatico, a Marzo ci sono stati grandi sbalzi termici, compresa un'ondata di caldo anomalo abbastanza duratura, la quale forse ha alterato il ciclo riproduttivo dei ricci, che immagino dipenda dal fotoperiodo ma in parte anche dalla temperatura. Il veterinario sembrava d'accordo con l'ipotesi che sia un cucciolo, ma quando lo ha visitato non ne ha voluto sapere di aprirsi, eravamo molto concentrati sul muco e sulla dispnea, e per quelli è bastato che mostrasse il musetto.
Ringrazio ancora tutti per l'aiuto che mi state dando, un fondo di dubbio sull'opportunità della scelta di raccoglierlo mi era rimasto, ma visti i vostri giudizi adesso sono completamente sereno al riguardo.

P.S. Non sto rimuovendo tutte le cacche che lascia nei suoi percorsi di esplorazione della stanza in cui lo lascio libero, perché immagino che per lui siano una specie di navigatore satellitare, secondo voi invece posso pulire come si deve (ovvero, in questo caso, senza detersivi)?


RE: Piccolo riccio nel centro di Roma - pesk - 23-05-2011 07:28 PM

Che bello sentire una persona che si esprime con termini scientifici così precisi! Porta pazienza con noi, che non siamo del settore ma semplicemente abbiamo una grande passione per questi animaletti! Quello che possiamo mettere a disposizione è la nostra esperienza... che, come vedi, torna utile per tante indicazioni pratiche come quella sul riccio incastrato dietro al bidet: davvero un classico! Icon_mrgreen E, in più, possiamo avere la consulenza di veterinari esperti in ricci come il Dott. Mangiagalli di Milano, che ci segue da alcuni anni.

A giudicare dalle proporzioni del riccio e considerando l'ondata di caldo di cui dici, che potrebbe aver anticipato il risveglio dal letargo e la riproduzione dei ricci, direi proprio che è un cucciolo. Poverino, deve aver sofferto un bel po' nascendo in unperiodo in cui le temperature si sono riabbassate anche di molto, e i parassiti polmonari (purtroppo frequentissimi nei ricci) e il freddo gli avevano quasi dato il colpo di grazia. Meno male che è stato soccorso da una persona attenta e scupolosa come te!

Le blatte le allevi per nutrire qualche altro animale o per studio? Al riccio puoi anche dare camole della farina, lombrichi, grilli, cavallette... tutti di allevamento e preferibilmente allevati per la zootecnia e non per la pesca, in modo da ridurre il rischio che siano portatori di parassiti.


RE: Piccolo riccio nel centro di Roma - migdan - 23-05-2011 07:38 PM

Studio, ormai solo amatorialmente, i ragni italiani. Seguo in cattività il ciclo vitale, li riproduco, libero i piccoli in natura e conservo sotto alcool i genitori giunti a fine ciclo. Ho anche due tartarughe palustri nostrane (Emys orbicularis), nate in cattività e regolarmente denuciate, e un acquario che ospita una femmina di "pesce Oscar" (Astronotus ocellatus) da ormai quindici anni. Blatte, grilli e camole a casa mia fanno assai comodo, insomma, per cui le allevo da anni! Icon_biggrin


RE: Piccolo riccio nel centro di Roma - pesk - 23-05-2011 07:40 PM

Capito! Tra microscopio e allevamento di insetti, sei davvero ben organizzato per l'accudimento di un riccio!


RE: Piccolo riccio nel centro di Roma - Pierre - 23-05-2011 08:40 PM

ciao, benvenuto e complimenti per il tuo intervento anche da parte mia, mi fa piacere avere un biologo tra di noi...per il riccio hai fatto tutto egregiamente e ti hanno gia dato tutti i consigli del caso, io però avrei una curiosità (e mi scuso fin d'ora con le mod perché sono fuori sezione) riguardo alle tue 2 emys, da biologo saprai meglio di me che sono (così come il riccio europeo) specie protetta e a rischio estinzione, non sapevo ci fosse modo di denunciarle detenendole in cattività, ero convinto fosse assolutamente vietato...


RE: Piccolo riccio nel centro di Roma - migdan - 23-05-2011 09:30 PM

Citazione:non sapevo ci fosse modo di denunciarle detenendole in cattività, ero convinto fosse assolutamente vietato...

La legislazione delle tartarughe palustri è meno chiara di quella che regola le testuggini terrestri. Queste ultime rientrano infatti nella normativa CITES, mentre le Emys sono regolate dalla Convenzione di Berna, che non è applicata in tutte le regioni.
In ogni caso regolarizzare animali prelevati in natura è stato possibile fino al 31/12/1995, come da legge 150/92, mentre adesso hai perfettamente ragione, la denuncia equivale a un'autodenuncia, e comporta il sequestro degli esemplari oltre alle sanzioni penali e amministrative. Diverso è il discorso che riguarda gli esemplari nati in cattività da genitori regolarizzati entro il 1995, la cui nascita, morte ed eventuale cessione (rigorosamente gratuita) vanno comunicati alla Guardia Forestale con apposito modulo.
I genitori delle mie provengono dal Lago Trasimeno, e sono stati regolarizzati nel 1992 da un allevatore della provincia di Arezzo. I miei esemplari sono nati nel 2005, li ho presi quando avevano le dimensioni di una moneta da due euro, e crescendo si sono rivelati due maschi. A breve li cederò al rettilario del Bioparco di Roma, che ha convertito una ex-voliera in laghetto, coperto da una rete per proteggere le tartarughe da gabbiani, cornacchie e altri predatori.
Le popolazioni di Emys orbicularis provenienti da paesi non aderenti alla Convenzione di Berna sono regolarmente commerciabili e non richiedono alcun tipo di documento, non è raro vedere esemplari nordafricani o dei paesi dell'Europa Orientale alle fiere di terraristica.
Personalmente non sono molto interessato all'allevamento di sottospecie alloctone di una specie nostrana in difficoltà: preferisco far crescere fino all'età riproduttiva esemplari che possono servire al ripopolamento (le auspicabili riproduzioni del Bioparco a questo serviranno), cederli a chi di dovere e poi, eventualmente, ricominciare da capo con dei giovanissimi! Icon_wink


RE: Piccolo riccio nel centro di Roma - Pierre - 23-05-2011 11:50 PM

grazie dell'esauriente risposta, è un piacere dialogare con persone così preparate...ora chiudiamo qui l'argomento emys o parliamone in privato perché siamo fuori forum...


RE: Piccolo riccio nel centro di Roma - migdan - 26-05-2011 11:54 AM

Tornando on-topic: piccolo video in cui Gigi si ingozza di camole della farina

http://www.youtube.com/watch?v=x01khA6tsPs

In attesa di comprare lo scatolone Ikea, gli do le prede vive come si vede nel filmato, mentre per la notte gli lascio croccantini e verdura o frutta a disposizione dentro delle piccole ciotole. Sta crescendo a vista d'occhio e mi sembra che stia sempre meglio, mi dispiace aver dovuto togliere il sonoro perché c'era un rumore di fondo insopportabile, ma vi assicuro che ormai il piccolo emette solo suoni "ricceschi", e non c'è più traccia dell'affanno che ha caratterizzato il suo respiro fino a una decina di giorni fa. Vi aggiorno prossimamente con le foto del giardino di mia zia, pronto a ricevere i vostri suggerimenti riguardo alla costruzione del recinto! Icon_smile


RE: Piccolo riccio nel centro di Roma - NuzzoRiccio - 26-05-2011 02:32 PM

Complimenti è proprio bello! E si vede che lo stai trattando molto bene, anche facendo mantenere i suoi caratteri da selvaggio spinoso! :D


RE: Piccolo riccio nel centro di Roma - gizzi - 26-05-2011 10:11 PM

bravissimo migdan e benvenuto, molto interessanti i tuoi postIcon_biggrin
unico appunto: evita il più possibile di maneggiare il riccio! sono animali selvatici, non devono abituarsi al nostro odore, anzi devono evitarci, dunque ti conviene indossare sempre i guanti e per mangiare è meglio che lo faccia da solo: ciotolina e lui che si avvicina guidato dall'olfatto, mai in mano tua.
so che è difficile, quando sono così piccoli sono davvero irresistibili, ma in questo modo la liberazione e il reinserimento avranno più possibilità di riuscita.Icon_rolleyes


RE: Piccolo riccio nel centro di Roma - migdan - 27-05-2011 09:10 AM

Obiezione sacrosanta... giuro che appena prendo lo scatolone IKEA (forse stasera) gli lascio le camole libere in maniera che impari a inseguirle da solo. E (a malincuore) smetto di maneggiarlo e accarezzarlo, hai ragione su tutto, anche sul fatto che è irresistibile!


RE: Piccolo riccio nel centro di Roma - NuzzoRiccio - 27-05-2011 03:39 PM

Quoto gizzi. E' vero, io mi sbagliavo XD, non devi tenerlo mai in mano..