Reinserimento in natura
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29-03-2014, 10:52 PM
Messaggio: #5
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RE: Reinserimento in natura
Secondo me i ricci che liberiamo noi, la cui stazza va dagli 800 ai 1300 grammi, non temono le volpi. La bocca della volpe di non è abbastanza grande, e i denti non sono abbastanza lunghi, per forzare un riccio chiuso a palla, almeno non senza ferirsi di brutto, né è provato che la tecnica di urinare sopra il riccio appallato funzioni (temo che Rodriguez de la Fuente, che la riporta ne "I taccuini di Airone" si sia lasciato suggestionare da un racconto). L'unico mustelide che ha l'apparato per scardinare le difese di un riccio così grande è il tasso, con i suoi artigli, mentre non mi preoccuperei di faine, puzzole, e men che meno di martore e donnole. Il cinghiale, viceversa, può rappresentare un pericolo, ma bisogna vedere quanto è affamato, e quanto è disposto a farsi male, perché il riccio adulto non è in ogni caso una preda comoda. Le macchine non fanno queste distinzione, sceglierei anche io aree quanto più possibile naturali.
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RE: Reinserimento in natura - Pierre - 28-03-2014, 03:32 PM
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