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[Debby]

Sarebbe meglio liberare i ricci nel luogo in cui sono nati, se le caratteristiche della zona lo permettono. Nel caso in cui ci fossero, ad esempio, strade molto trafficate eviterei... Così come eviterei di liberare un riccio in un bosco in cui so per certo che ci sono tane di volpi e probabilmente anche tassi (spesso volpi e tassi vivono assieme nella stessa tana che normalmente è moooolto grande, visto che i tassi se la tramandano di generazione in generazione e ogni nuova famiglia provvede ad allargarla).
Pianura, collina o montagna non fa nessuna differenza secondo me, tanto più che in pianura sono molto diffuse le monocolture spesso fertilizzate con concimi chimici e trattate con pesticidi tossici per i piccoli animali, mentre in montagna la loro diffusione è molto minore proprio a causa della conformazione morfologica del territorio. L'altitudine non è un problema per i ricci, magari nelle zone caratterizzate da inverni più rigidi si cerca di liberare ricci con un peso un po' più abbondante dei canonici 600-700 g. E come possiamo vedere in questi giorni, la neve e il gelo arrivano anche in pianura...
Comunque Michela è di Genova, confermo.
Teoricamente quando i ricci si risvegliano dal letargo ritrovano il loro caratterino spinoso. Magari dopo aver trascorso tanto tempo a contatto con le persone non saranno selvatici al 100%, ma poco è sempre meglio di niente e limitando al minimo indispensabile i contatti si può migliorare.