Rispondi 
 
 
Valutazione discussione:
  • 1 voti - 5 media
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Il reinserimento di Usto
04-07-2011, 09:26 PM
Messaggio: #21
RE: Usto, da 240 a 560 grammi in 20 giorni!
Se vuoi toglierti ogni dubbio potresti prelevare un campione di feci e portarlo dal vet, per farlo analizzare in sospensione; in questo modo si potrebbe verificare la presenza di eventuali parassiti che, magari, non vengono debellati dal prodotto che hai utilizzato...a proposito il prodotto è quello indicatoti da Pesk?

[Immagine: MMUo4Eh.jpg]
Trova tutti i messaggi di questo utente
Cita questo messaggio nella tua risposta
06-07-2011, 09:38 AM
Messaggio: #22
RE: Usto, da 240 a 560 grammi in 20 giorni!
(04-07-2011 08:59 PM)TamTam Ha scritto:  Ciao Bullitt e grazie per gli aggiornamenti su Usto!

Molti ricci che arrivano al chilo hanno passato del tempo in casa, facendo dunque meno attività rispetto a quella che fa il tuo piccolo amico con le spine.

Ti chiedo, inoltre, se avevi poi applicato il prodotto per la sverminazione, ho perso questo passaggio Icon_rolleyes

Si, l'ho sverminato con i prodotti consigliati nel sito!Icon_wink
Trova tutti i messaggi di questo utente
Cita questo messaggio nella tua risposta
06-07-2011, 10:58 AM
Messaggio: #23
RE: Usto, da 240 a 560 grammi in 20 giorni!
Mi scrivi i prodotti via mp, giusto per capirci? Perchè parli di prodotti al plurale e invece, se avessi usato quello di cui ti ho scritto, ne avresti usato uno solo. Forse invece la tua vet ha adottato uno o più prodotti elencati in una delle nostre guide. Niente di male in questo caso: sono anch'essi efficaci e diversi vet preferiscono usare quelli, mentre noi ultimamente, su consiglio del Dott. Mangiagalli di Milano che ha in mano molti dati in proposito, ci siamo orientati verso un altro prodotto.

In ogni caso, come diceva TamTam, puoi fugare ogni dubbio rifacendo l'esame delle feci... uno in più non fa mai male! Icon_wink

[Immagine: Dq6o8PH.jpg]
... vieni a trovarci anche sulla nostra pagina facebook!
Trova tutti i messaggi di questo utente
Cita questo messaggio nella tua risposta
14-07-2011, 01:01 PM
Messaggio: #24
Il reinserimento di Usto
Ciao amici!

Come vi ho raccontato, Usto è in formissima. Pesa più di 500 grammi e, da quello che capisco, altena cibo vivo a quello che gli do io.
E' libero nel giardino di 50 mq davanti casa, ha la sua tana (fatta con il materiale del nido in cui lo trovai), si mimetizza bene, scappa, non ci cerca.
E' un ottimo cacciatore.
Credo proprio sia pronto per il reinserimento nel giardino grande.

Costruirò una cassetta di legno, la metterò su una mattonella di cemento alta 3 cm in un punto dove non si raccoglie acqua in caso di pioggia.

L'idea è di mettergli la pappa fuori della tana, prenderlo appena esce (ovvero dopo pochi secondi) verso le 7 di sera.
Poi prenderò lui, mia moglie la tana, e spostiamo tutto in pochissimi minuti nel giardino grande.
Lo rimettiamo davanti alla tana, lui rientra... e non si accorgerà di niente.

Continueremo a dargli una mano con un po' di croccantini e frutta... non credo sia un errore...

Che ne pensate del mio "piano strategico"?

Per la casetta di legno avevo pensato a misure di 50 x 40 altezza 15.
Così, se vuole invitare una pischella, o mette su famiglia, starà benissimo.
Premetto che in giardino non ci sono predatori (cani).
Qualche gatto, ma non lo toccano.

Datemi qualche consiglio!

Grazie!!!!!!!
Trova tutti i messaggi di questo utente
Cita questo messaggio nella tua risposta
14-07-2011, 01:28 PM
Messaggio: #25
RE: Il reinserimento di Usto
scusa non ricordo, dal giardino grande sarebbe in grado di uscire? Perché se vive gia fuori, sa cacciare ed è stato sverminato si può liberare definitivamente...

[Immagine: 8iUZcd4.jpg]

WWF MANTOVANO unità operativa di Mantova
Visita il sito web di questo utente Trova tutti i messaggi di questo utente
Cita questo messaggio nella tua risposta
14-07-2011, 01:38 PM
Messaggio: #26
RE: Il reinserimento di Usto
(14-07-2011 01:01 PM)Bullitt Ha scritto:  Poi prenderò lui, mia moglie la tana, e spostiamo tutto in pochissimi minuti nel giardino grande.
Lo rimettiamo davanti alla tana, lui rientra... e non si accorgerà di niente.
Si accorgerà in frettissima del cambiamento, ma non tarderà ad adattarsi al nuovo ambiente, anche perchè mi sembra di capire che il giardino grande sia molto simile all'altro, da cui differisce solo per dimensioni.

(14-07-2011 01:01 PM)Bullitt Ha scritto:  Continueremo a dargli una mano con un po' di croccantini e frutta... non credo sia un errore...
Potete offrirgli anche altri alimenti, in modo che non si abitui a ricevere sempre lo stesso tipo di cibo. Vanno bene: carne (ma non suino) cotta e scondita, alcune verdure lesse tipo carota, fagiolini e zucchine, patè per gatti. Acqua sempre a disposizione, mi raccomando, soprattutto nei periodi caldi come questo.

(14-07-2011 01:01 PM)Bullitt Ha scritto:  Per la casetta di legno avevo pensato a misure di 50 x 40 altezza 15.
Così, se vuole invitare una pischella, o mette su famiglia, starà benissimo.
Le misure della casetta vanno bene, ma non aspettarti che Usto "metta su famiglia" nel senso classico dell'espressione. I ricci sono animali solitari, non vivono in gruppi e nemmeno in famiglie; ognuno sta per conto proprio, specialmente i maschi. Solo le femmine si occupano dei cuccioli.

Ma quando il riccio verrà introdotto nel giardino grande, sarà libero anche di uscire da lì ed esplorare i dintorni?

[Immagine: firmemoddebby.jpg]
Trova tutti i messaggi di questo utente
Cita questo messaggio nella tua risposta
14-07-2011, 07:15 PM
Messaggio: #27
RE: Il reinserimento di Usto
(14-07-2011 01:38 PM)Debby Ha scritto:  
(14-07-2011 01:01 PM)Bullitt Ha scritto:  Poi prenderò lui, mia moglie la tana, e spostiamo tutto in pochissimi minuti nel giardino grande.
Lo rimettiamo davanti alla tana, lui rientra... e non si accorgerà di niente.
Si accorgerà in frettissima del cambiamento, ma non tarderà ad adattarsi al nuovo ambiente, anche perchè mi sembra di capire che il giardino grande sia molto simile all'altro, da cui differisce solo per dimensioni.

(14-07-2011 01:01 PM)Bullitt Ha scritto:  Continueremo a dargli una mano con un po' di croccantini e frutta... non credo sia un errore...
Potete offrirgli anche altri alimenti, in modo che non si abitui a ricevere sempre lo stesso tipo di cibo. Vanno bene: carne (ma non suino) cotta e scondita, alcune verdure lesse tipo carota, fagiolini e zucchine, patè per gatti. Acqua sempre a disposizione, mi raccomando, soprattutto nei periodi caldi come questo.

(14-07-2011 01:01 PM)Bullitt Ha scritto:  Per la casetta di legno avevo pensato a misure di 50 x 40 altezza 15.
Così, se vuole invitare una pischella, o mette su famiglia, starà benissimo.
Le misure della casetta vanno bene, ma non aspettarti che Usto "metta su famiglia" nel senso classico dell'espressione. I ricci sono animali solitari, non vivono in gruppi e nemmeno in famiglie; ognuno sta per conto proprio, specialmente i maschi. Solo le femmine si occupano dei cuccioli.

Ma quando il riccio verrà introdotto nel giardino grande, sarà libero anche di uscire da lì ed esplorare i dintorni?

Grazie delle preziose informazioni!
Il giardino grande è di circa 600 metri. E' impossibile la fuga, anche perchè siamo nel centro della città.
E' meno curato di quello piccolo.
C'è sempre stata una colonia piuttosto attiva di ricci: io credo che ce ne siano almeno 6-7 liberi: una volta, spostando la legna, ne abbiamo trovato un gruppo di 5: 1 grande e 4 piccoli in pieno inverno.

Il mio veterinario mi ha detto che Usto è autoctono e che deve essere lasciato nel giardino grande. Un piccolo aiuto col cibo e torrnerà alla sua vita.
E' piccino, come vi dicevo, fa circa 500 grammi, ma quando gli do da mangiare, non si abboffa mai. Esce subito, attacca la banana e poi, in seconda battuta, carne e crocchette (roba ddi prima scelta... ai gatti li tratto benissimo!).

Avevo pensato di liberarlo in un'oasi WWF, ma il veterinario mi ha detto di lasciarlo nel giardino, perchè anche dalla sua presenza dipende la sopravvivenza della colonia preesistente.
Trova tutti i messaggi di questo utente
Cita questo messaggio nella tua risposta
14-07-2011, 07:26 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 14-07-2011 08:24 PM da Pierre.)
Messaggio: #28
RE: Il reinserimento di Usto
ti ricordo, e forse andrebbe ricordato anche al tuo veterinario, che è assolutamente vietato dalla legge trattenere un riccio europeo in uno spazio recintato da cui non possa uscire per cui non solo credo andrebbe liberato altrove ma se ci sono altri ricci "prigionieri" deve essergli data la possibilità di uscire e andare ovunque vogliano, un riccio percorre anche diversi km in una notte, se in effetti vicino a te cè un'oasi wwf e la zona dove si trovano è pericolosa perché circondata da strade io valuterei di spostare l'intera colonia...

[Immagine: 8iUZcd4.jpg]

WWF MANTOVANO unità operativa di Mantova
Visita il sito web di questo utente Trova tutti i messaggi di questo utente
Cita questo messaggio nella tua risposta
14-07-2011, 10:54 PM
Messaggio: #29
RE: Il reinserimento di Usto
Non riesco a capire una cosa: se è impossibile fuggire, da dove sono entrati gli altri ricci?

A loro basta anche un cancello rialzato da terra 10cm, un varco nella recinzione...

[Immagine: MMUo4Eh.jpg]
Trova tutti i messaggi di questo utente
Cita questo messaggio nella tua risposta
14-07-2011, 11:43 PM
Messaggio: #30
RE: Il reinserimento di Usto
o questa recinzione non è così invalicabile, e i ricci c'hanno dimostrato di poter fare fughe incredibili, o stati messi anni fa e non potendo uscire hanno vissuto e si sono riprodotti tra di loro in quello spazio limitato...

[Immagine: 8iUZcd4.jpg]

WWF MANTOVANO unità operativa di Mantova
Visita il sito web di questo utente Trova tutti i messaggi di questo utente
Cita questo messaggio nella tua risposta
15-07-2011, 12:16 AM
Messaggio: #31
RE: Il reinserimento di Usto
che poi un veterinario che mi dice di liberarlo li per preservare la colonia di ricci sarà anche bravissimo a curarli ma non conosce il loro carattere e le loro abitudini, i ricci sono animali solitari e territoriali, la presenza di 2 o più maschi in uno spazio limitato, per di più chiuso, può dare origine a lotte in cui possono ferirsi seriamente e chi è più debole non avrebbe neanche la possibilità di allontanarsi e cercarsi uno spazio per lui!

[Immagine: 8iUZcd4.jpg]

WWF MANTOVANO unità operativa di Mantova
Visita il sito web di questo utente Trova tutti i messaggi di questo utente
Cita questo messaggio nella tua risposta
16-07-2011, 09:29 AM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 16-07-2011 10:51 AM da pesk.)
Messaggio: #32
RE: Il reinserimento di Usto
La mia famiglia vive in questa casa da 100 anni, su una superficie totale di circa 1000 mq.

Io non trattengo nessuno: loro sono sempre stati li, da prima che fosse recintato. Poi sono rimasti dentro.
Hanno un loro equilibrio, si riproducono, non hanno neumici naturali.
Ora che dovrei fare?
Andare a caccia di ricci di notte, trovarli e portarli in un'oasi WWF, quando c'è gente che li tiene a casa come se fossero dei criceti?

Che fa la polizia? Viene a casa mia e mi ingabbia perchè c'è una colonia di ricci che non può scappare da un giardino di quasi 1000 metri?

Se aprissi il mio cancello, visto che abito nel centro di roma e non in un bosco, morirebbero tutti schiacciati dalle auto nel giro di 2 giorni.

Se qualcuno vuole passare qualche notte a cercarli e a liberarli tutti, ben venga.
Io non saprei proprio da che parte cominciare!

Icon_neutral
Trova tutti i messaggi di questo utente
Cita questo messaggio nella tua risposta
17-07-2011, 11:09 PM
Messaggio: #33
RE: Il reinserimento di Usto
mi ero persa questa discussione, ma la ritengo molto interessante: una colonia di ricci in un giardino chiuso, e per giunta nel centro di Roma Icon_eek ! probabilmente hanno trovato un equilibrio, si sono adattati a questo spazio e sopravvivono. l'unico problema che vedo è quello degli incroci tra consanguinei, abbastanza inevitabile vista la situazione. sarebbe interessante sapere più o meno quanti sono questi animali, anche se penso che la popolazione non raggiunga mai dei numeri elevati (in qualche modo c'è una selezione naturale).
Trova tutti i messaggi di questo utente
Cita questo messaggio nella tua risposta
25-07-2011, 09:42 AM
Messaggio: #34
RE: Il reinserimento di Usto
(17-07-2011 11:09 PM)gizzi Ha scritto:  mi ero persa questa discussione, ma la ritengo molto interessante: una colonia di ricci in un giardino chiuso, e per giunta nel centro di Roma Icon_eek ! probabilmente hanno trovato un equilibrio, si sono adattati a questo spazio e sopravvivono. l'unico problema che vedo è quello degli incroci tra consanguinei, abbastanza inevitabile vista la situazione. sarebbe interessante sapere più o meno quanti sono questi animali, anche se penso che la popolazione non raggiunga mai dei numeri elevati (in qualche modo c'è una selezione naturale).

Come vi ho spiegato, la mia situazione è anomala: nessuno ha giardini così grandi nel centro di una città.
La colonia esiste da sempre e sopravvive benissimo: ogni tanto ne troviamo qualcuno che passeggia... io non posso andare a cercarli tutti: non saprei da dove partire con quasi 1000 metri di proprietà da setacciare (sapeste come si nascondono bene!).
Se io togliessi un membro della colonia, finirei con il danneggiarla e metterla a rischio di estinzione.
E poi, chi potrebbe dire a priori quanti ricci dovrei cercare?
Come cercarli'
Sarebbe giusto catturarli e portarli via dal loro habitat?

Io ci ho pensato a lungo e, su consiglio del mio veterinario, ho deciso di liberare il ricciotto nel giardino grande e ricongiungerlo al suo gruppo.

Stanno li da 100 anni e non devo essere certo io a prenderli, portarli in una riserva dalla quale magari scappano e vengono falciati da una macchina.

Se vedeste il nostro giardino, capireste che è impossibile cercarli e sperare di trovarli tutti.
Trova tutti i messaggi di questo utente
Cita questo messaggio nella tua risposta
25-07-2011, 09:45 AM
Messaggio: #35
RE: Il reinserimento di Usto
PS

Voglio sottolineare che non intendevo creare una polemica con nessuno, soprattutto con Pierre e gli altri ragazzi che si impegnano moltissimo per aiutare queste bestiole.

Ci mancherebbe!

E' che, realmente, le soluzioni sono 2:
o catturarli tutti e portarli in un parco riserva
o liberare Usto nel giardino dove c'è la colonia.

Io, tutti i ricci, non saprei quanti sono e dove trovarli!
Trova tutti i messaggi di questo utente
Cita questo messaggio nella tua risposta
02-08-2011, 10:58 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 02-08-2011 11:01 PM da Thea.)
Messaggio: #36
RE: Il reinserimento di Usto
Ma certo, figurati; non credo proprio si sia creata nessuna polemicaIcon_biggrin
Da parte mia personalmente non mi sentirei di essere troppo intransigente verso la situazione che descrivi; in linea di principio naturalmente è tutto giusto quello che hanno osservato gli altri intervenuti; in questo caso però evidentemente si è creata col tempo una situazione del tutto particolare che come tale va trattata. Hanno trovato un loro equilibrio, come si fa a sbaraccare tutto?

Anche se è ovvio che la situazione ideale è lo stato selvatico libero e assoluto in natura, sappiamo tutto benissimo che i ricci si sono in molti casi adattati alla vita urbana, trovando nei giardini e negli orti in città molti vantaggi : meno pesticidi che in campagna, strade a traffico meno veloce ( i ricci che vediamo schiacciati sulle strade provinciali extraurbane non li vediamo nelle strade attorno alle nostre case, ma i nostri giardini sono popolatissimi di ricci) ; cibo disponibile. Sinceramente non saprei proprio schierarmi in un caso come quello che descrivi. Del resto avanzerei anche qualche dubbio sulla reale impossibilità da parte di questa colonia di ricci di comunicare con l'esterno di questa recinzione in un'area così vasta e per di più antica. Con quegli scalatori e scavatori che sono.....Mah... ( E poi, da qualche parte saranno pure entrati per far colonia lì, o no?)

[Immagine: xZtY8ye.jpg]
Trova tutti i messaggi di questo utente
Cita questo messaggio nella tua risposta
03-08-2011, 12:38 AM
Messaggio: #37
RE: Il reinserimento di Usto
ma anche da parte mia non cè nessuna polemica, so di poter diventare pesante quando leggo di animali selvatici "prigionieri" ma è più forte di me, certo questo, come dice Thea, è un caso assolutamente particolare, non si parla di animali volutamente chiusi ma che li hanno creato il loro habitat per cui col senno di poi posso essere d'accordo che la scelta giusta (anche perché è l'unica praticabile per ovvia impossibilità a cercarli tutti) è quella di fargli continuare la vita come hanno fatto finora e poi, come credo di aver gia scritto, concordo con Thea anche sul fatto che dubito non abbiano contatti con l'esterno, chi conosce i ricci sa che hanno più risorse di un mago quando si tratta di uscire da posti impossibili...

[Immagine: 8iUZcd4.jpg]

WWF MANTOVANO unità operativa di Mantova
Visita il sito web di questo utente Trova tutti i messaggi di questo utente
Cita questo messaggio nella tua risposta
03-08-2011, 07:28 AM
Messaggio: #38
RE: Il reinserimento di Usto
Io onestamente penso che la cosa migliore, anzi l'unica cosa da fare sia lasciare tutto com'è. Un po' perchè sarebbe veramente impossibile riuscire a trovare e recuperare tutti i ricci e poi perchè, come ha sottolineato Thea, penso che in tutti questi anni i ricci della colonia si siano abituati e adattati a quel tipo di habitat adottando strategie che gli consentono di sopravvivere. Secondo me, all'interno di quel particolarissimo ambiente, opera anche un minimo di selezione naturale. Sarebbe bello poter studiare approfonditamente la situazione per capire se all'interno della popolazione ricciuta si siano create delle gararchie, se qualche esemplare abbia sviluppato un certo grado di territorialità, se questi ricci sono più socievoli, più piccoli, più confidenti, ecc.
Però mi sorge spontanea una domanda: finora abbiamo parlato di colonia; ma il numero di ricci è veramente così alto? Avete un'idea, anche approssimativa, di quanti ricci girino nel vostro giardino?

[Immagine: firmemoddebby.jpg]
Trova tutti i messaggi di questo utente
Cita questo messaggio nella tua risposta
10-08-2011, 08:40 PM
Messaggio: #39
RE: Il reinserimento di Usto
(03-08-2011 07:28 AM)Debby Ha scritto:  Io onestamente penso che la cosa migliore, anzi l'unica cosa da fare sia lasciare tutto com'è. Un po' perchè sarebbe veramente impossibile riuscire a trovare e recuperare tutti i ricci e poi perchè, come ha sottolineato Thea, penso che in tutti questi anni i ricci della colonia si siano abituati e adattati a quel tipo di habitat adottando strategie che gli consentono di sopravvivere. Secondo me, all'interno di quel particolarissimo ambiente, opera anche un minimo di selezione naturale. Sarebbe bello poter studiare approfonditamente la situazione per capire se all'interno della popolazione ricciuta si siano create delle gararchie, se qualche esemplare abbia sviluppato un certo grado di territorialità, se questi ricci sono più socievoli, più piccoli, più confidenti, ecc.
Però mi sorge spontanea una domanda: finora abbiamo parlato di colonia; ma il numero di ricci è veramente così alto? Avete un'idea, anche approssimativa, di quanti ricci girino nel vostro giardino?


Eccoci qui per l'aggiornamento!

Usto è tornato alla vita nella sua comunità "romana" questa sera.Con un piattino di manicaretti a lui molto graditi lo abbiamo fatto uscire dalla tana, lo abbiamo pesato (756 grammi) e lo abbiamo portato con tutto il vecchio nido nel giardino grande, con tanto di piatto di pappa.

Usto si è un po' spaventato, ma ha riconosciuto subito la tana e si è nascosto. Ho posizionato acqua, cibo e ho chiuso i varchi con dei vasi e ora è libero nel giardino grande.

Mentre innaffiavo l'ho controllato, ma è rimasto dentro la tana: sicuramente si era ambientato alla grande nel giardino piccolo e non gli è piaciuto lo spostamento. Però era dovuto...
Poi, girando, ho trovato un ciuffo di pagliuzza con un po' di feci: credo che sia parte del nido di uno di loro che è rimasto accidentalmente attaccato ad una zampina del padrone di casa quando è uscito...
Credo che la notte, da quelle parti, ci sia proprio un bel giro di ricciotti!

Sarebbe fico mettere una telecamera a infrarossi per controllare quello che combinano...

Mia moglie, nel frattempo, è orgogliosissima del fatto che lo abbiamo fatto crescere da 236 a 756 grammi... ma è dispiaciuta del fatto che usto se ne sia andato dal suo giardino: ha fatto razzia di lumache!!!!!!!!!!!

Grazie a tutti dell'aiuto: siete delle persone speciali!

Vi continuerò a raccontare di quel cpoco che riuscirà ancora a vedere di Usto!

Ciao!
Trova tutti i messaggi di questo utente
Cita questo messaggio nella tua risposta
10-08-2011, 09:10 PM
Messaggio: #40
RE: Il reinserimento di Usto
Buona vita a Usto Icon_biggrin

Ci farà senz'altro piacere se continuerai a seguire il forum e per ciò che riguarda la telecamera a infrarossi, se ne hai la possibiltà ti consiglio di metterla, scoprirai che il vostro giardino di notte ha una vita meravigliosamente piena Icon_wink

[Immagine: MMUo4Eh.jpg]
Trova tutti i messaggi di questo utente
Cita questo messaggio nella tua risposta
Rispondi 


Vai al forum:


Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)

Contattaci | Hedgehogs | Torna all'inizio della pagina | Torna al contenuto | Modalità archivio | RSS Syndication