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Ed ecco Giggia mia
23-02-2012, 07:51 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 23-02-2012 07:52 PM da MARCO.B.)
Messaggio: #61
RE: Ed ecco Giggia mia
ad una cosa non ho mai trovato risposta, ma se chiamiamo i nostri ricci veramente riconoscono il nostro suono come un richiamo? o più semplicemente sentendo un rumore guardano da dove proviene?

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23-02-2012, 08:01 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 23-02-2012 08:01 PM da giggia.)
Messaggio: #62
RE: Ed ecco Giggia mia
Io quando devo dargli da mangiare e la chiamo per nome, lei esce con la sua testolina dalla sua cuccia e mi guarda... sembrerebbe quindi che riconosca il richiamo. non è da escludere che lo stesso possa essere attribuibile al riconoscimento del "suono" del nome emesso. Preferisco pensare che riconosca il suo nome......Icon_razz
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24-02-2012, 10:19 AM
Messaggio: #63
RE: Ed ecco Giggia mia
(23-02-2012 07:51 PM)MARCO.B Ha scritto:  ad una cosa non ho mai trovato risposta, ma se chiamiamo i nostri ricci veramente riconoscono il nostro suono come un richiamo? o più semplicemente sentendo un rumore guardano da dove proviene?

In base alla mia esperienza e a tutto quello che ho letto in questi anni, è la seconda. Ricordiamoci che il riccio non è un cane non solo perchè ha gli aculei invece del pelo, ma perchè è collocato molto più in basso nella scala evolutiva.
Il Dr Bertoni di SOS ricci mi faceva notare una volta come i ricci siano tra le specie animali rimaste più simili alle loro caratteristiche così quali erano nella preistoria : il fossile di un riccio databile al paleolitico, per dire, è praticamente in tutto simile al riccio odierno. Non abbiamo ragioni di pensare che anche per la parte comportamentale e cognitiva il riccio sia rimasto a uno stato piuttosto elementare e poco complesso.

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24-02-2012, 10:20 AM
Messaggio: #64
RE: Ed ecco Giggia mia
(23-02-2012 08:01 PM)giggia Ha scritto:  Io quando devo dargli da mangiare e la chiamo per nome, lei esce con la sua testolina dalla sua cuccia e mi guarda... sembrerebbe quindi che riconosca il richiamo. non è da escludere che lo stesso possa essere attribuibile al riconoscimento del "suono" del nome emesso. Preferisco pensare che riconosca il suo nome......Icon_razz

Cara Giggia, io credo che tu possa pensare quello che vuoi. Dov'è il problema?

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24-02-2012, 05:00 PM
Messaggio: #65
RE: Ed ecco Giggia mia
grazie thea, mi ero già fatto da tempo questa idea ma dato che non sono da molto nel campo gradivo una conferma Icon_wink
o ancora potrebbe riconoscere un suono al cibo

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24-02-2012, 05:02 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 24-02-2012 05:06 PM da AlbyG18.)
Messaggio: #66
RE: Ed ecco Giggia mia
(23-02-2012 09:40 AM)Thea Ha scritto:  
(22-02-2012 08:34 PM)lagiuli Ha scritto:  sono stati fatti tanti discorsi qui...il fatto è questo: i ricci africani nascono come animali selvatici e sono "ridotti" ad animali domestici da relativamente poco tempo. E' paradossale e irreale e anacronistico che un riccio europeo abbia svariate tutele e uno africano no.
detto questo, filogeneticamente e ontogeneticamente loro sono animali solitari, prede, e per tanto il loro normale comportamento dovrebbe essere star rifugiati durante il giorno e osare esplorazioni alla sera. l'arricciarsi, lo sbuffare, il saltare sono tutte modalità difensive.
con i cuccioli nati in casa, se manipolati adeguatamente, aspettando i loro tempi, e tutto il resto forse potremmo avere un atteggiamento più socievole (che in realtà è qualcosa che va contro l'etogramma di specie del riccio/preda, esattamente nello stesso modo in cui si "costringe" un impavido camminatore a una vita in appartamento che per quanto possa essere arricchita, varia etc è nettamente differente, almeno negli spazi e negli odori rispetto a una vita in natura). Con gli esemplari già adulti, anche per me è necessario rispettare la loro indole. quello è il vero rispetto.
Quoto al 100 % l'intervento di Giulia.
Prego tutti gli utenti che si rivolgono qui richiedendo informazioni e consigli di leggerlo attentamente! Contiene la risposta a tutte le vostre domande.

infatti nessuno mette in dubbio il fatto che in natura il riccio africano sia così, il problema (o paradosso) per me è voler trattare il riccio africano come natura vorrebbe, ma in casa nostra Icon_rolleyes
non dico che bisogna cambiare le sue abitudini (svegliarsi di notte, mangiare determinati cibi ecc) e tantomeno costringerlo a fare qualunque cosa in generale, ma nemmeno lo si può trattare come fosse un riccio africano da liberare appena possibile Icon_rolleyes

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24-02-2012, 05:29 PM
Messaggio: #67
RE: Ed ecco Giggia mia
(24-02-2012 05:02 PM)AlbyG18 Ha scritto:  infatti nessuno mette in dubbio il fatto che in natura il riccio africano sia così, il problema (o paradosso) per me è voler trattare il riccio africano come natura vorrebbe, ma in casa nostra Icon_rolleyes
non dico che bisogna cambiare le sue abitudini (svegliarsi di notte, mangiare determinati cibi ecc) e tantomeno costringerlo a fare qualunque cosa in generale, ma nemmeno lo si può trattare come fosse un riccio africano da liberare appena possibile Icon_rolleyes

Ciao Alby,

se leggi con attenzione quanto scritto in particolare da Giulia

(22-02-2012 08:34 PM)lagiuli Ha scritto:  sono stati fatti tanti discorsi qui...il fatto è questo: i ricci africani nascono come
animali selvatici e sono "ridotti" ad animali domestici da relativamente poco
tempo...

con i cuccioli nati in casa, se manipolati adeguatamente, aspettando i loro tempi, e tutto il resto forse potremmo avere un atteggiamento più socievole (che in realtà è qualcosa che va contro l'etogramma di specie del riccio/preda, esattamente nello stesso modo in cui si "costringe" un impavido camminatore a una vita in appartamento che per quanto possa essere arricchita, varia etc è nettamente differente, almeno negli spazi e negli odori rispetto a una vita in natura). Con gli esemplari già adulti, anche per me è necessario rispettare la loro indole. quello è il vero rispetto.

Non si parla di considerare i ricci africani che vivono in appartamento ricci da reinserire in natura, ma di tenere nella massima considerazione il fatto che questi animali non hanno subito un processo di domesticazione, come e' avvenuto per esempio per cani e gatti, ma la loro "costrizione" in cattività e' abbastanza recente e, come tale, e' doveroso rispettare la loro natura.

Si parla, dunque, di rispetto della specie, tutto qua.

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24-02-2012, 06:59 PM
Messaggio: #68
RE: Ed ecco Giggia mia
(24-02-2012 05:00 PM)MARCO.B Ha scritto:  grazie thea, mi ero già fatto da tempo questa idea ma dato che non sono da molto nel campo gradivo una conferma Icon_wink
o ancora potrebbe riconoscere un suono al cibo

Intendi dire collegare un richiamo al pasto?

Temo che anche questo sia un po' troppo raffinato per loro.

Poi, intendiamoci : Pavlov aveva insegnato alle galline a fare l'uovo quando si accendeva la luce rossa, ma si trattava di esperimenti volti a dimostrare - se la memoria in questo momento nn mi inganna - l'efficacia del rinforzo positivo e l'esistenza del riflesso condizionato ; ma qui stiamo parlando di manipolare il comportamento del riccio o peggio ancora di ammaestrarli ? Non credo.

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24-02-2012, 07:10 PM
Messaggio: #69
RE: Ed ecco Giggia mia
sicuramente no, era solo per curiosità Icon_wink

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24-02-2012, 11:58 PM
Messaggio: #70
RE: Ed ecco Giggia mia
Il mio se lo chiamo si arriccia Icon_lol temo non gli piaccia completamente il suono della mia voce, o in ogni caso lo riconosce come "nemico".
Quindi penso che stando in casa, piano, piano, al suono della nostra voce si incuriosiscano e la riconoscano come non-pericolosa più che riconoscerla...
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25-02-2012, 05:58 AM
Messaggio: #71
RE: Ed ecco Giggia mia
(24-02-2012 05:29 PM)TamTam Ha scritto:  Non si parla di considerare i ricci africani che vivono in appartamento ricci da reinserire in natura, ma di tenere nella massima considerazione il fatto che questi animali non hanno subito un processo di domesticazione, come e' avvenuto per esempio per cani e gatti, ma la loro "costrizione" in cattività e' abbastanza recente e, come tale, e' doveroso rispettare la loro natura.

Si parla, dunque, di rispetto della specie, tutto qua.
il discorso di base l'ho inteso e lo condivido in pieno...spesso però mi capita di leggere messaggi che sembrano un "esortazione" (almeno l'impressione che hanno dato a me) a lasciare il proprio riccio, per dirla in soldoni, così com'è, senza insistere a fare nulla per tentare un cambiamento.
a mio parere questo è sbagliato (finchè non divenda una costrizione ovviamente), per i vari motivi che ho spiegato fin'ora, ma giustamente ognuno la pensa come vuole Icon_wink
la cosa che non mi sembra giusta è convincere gli altri che il loro comportamento è sbagliato se cercano di "istruire" il proprio riccio, tutto qui, non so essere più chiaro e visto che mi sembra che il discorso sia andato troppo per le lunghe la chiudo qui, il mio parere l'ho dato Icon_smile

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25-02-2012, 08:58 AM
Messaggio: #72
RE: Ed ecco Giggia mia
(25-02-2012 05:58 AM)AlbyG18 Ha scritto:  
(24-02-2012 05:29 PM)TamTam Ha scritto:  Non si parla di considerare i ricci africani che vivono in appartamento ricci da reinserire in natura, ma di tenere nella massima considerazione il fatto che questi animali non hanno subito un processo di domesticazione, come e' avvenuto per esempio per cani e gatti, ma la loro "costrizione" in cattività e' abbastanza recente e, come tale, e' doveroso rispettare la loro natura.

Si parla, dunque, di rispetto della specie, tutto qua.
il discorso di base l'ho inteso e lo condivido in pieno...spesso però mi capita di leggere messaggi che sembrano un "esortazione" (almeno l'impressione che hanno dato a me) a lasciare il proprio riccio, per dirla in soldoni, così com'è, senza insistere a fare nulla per tentare un cambiamento.
a mio parere questo è sbagliato (finchè non divenda una costrizione ovviamente), per i vari motivi che ho spiegato fin'ora, ma giustamente ognuno la pensa come vuole Icon_wink
la cosa che non mi sembra giusta è convincere gli altri che il loro comportamento è sbagliato se cercano di "istruire" il proprio riccio, tutto qui, non so essere più chiaro e visto che mi sembra che il discorso sia andato troppo per le lunghe la chiudo qui, il mio parere l'ho dato Icon_smile
Condivido pienamente il tuo parere, stranamente ho avuto anche io la tua stessa impressione leggendo i messaggi. Penso che il discorso effettivamente si sia prolungato abbastanza, tuttavia è giusto che ognuno esprima la sua opinione.. per quello che mi riguarda la mia Giggia è sempre con me ovviamente senza costrizioni e nel rispetto "totale" della sua natura. Non l'ho acquistata solo per avere un riccio dentro la sua gabbietta, ma l'ho acquistata per interagire con lei come faccio con gli altri animali che ho in casa ( 3 gatti, una tartaruga, un pappagallo e 3 canarini).
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25-02-2012, 10:57 AM
Messaggio: #73
RE: Ed ecco Giggia mia
Ma, a tuo parere, il riccio, il gatto, la tartaruga e il canarino sono specie equivalenti in quanto a domesticità e possiamo aspettarci di interagire con questi animali ottenendo risultati simili, oppure ci sono delle differenze?

Seconda domanda, chi lo decide dove finisce l'amore e dove inizia la costrizione?

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25-02-2012, 04:32 PM
Messaggio: #74
RE: Ed ecco Giggia mia
prima risposta: Fermo restando che la parola domesticità da te usata per me è "utilizzata" solo perchè i miei animali sono in casa e non intendo usarla come convivenza "forzata" con il "padrone" e il pieno controllo di quest'ultimo.
Premesso, io parlo sempre per i miei animali e posso assicurarti che è possibile interagire con loro e dire che i risultati sono pressochè simili, le uniche differenze sono solo comportamentali nelle reciproche parti (animali/persone), se poi chi vuole necessariamente avere un animale in casa per il solo scopo di dire:"ho un animale...." ovvio che non noterà mai le differenze riferite nella tua domanda.

seconda risposta: l'amore per i miei animali non finisce e non finirà mai, spero che questo valga per tutti quelli che hanno un animale. L'unica costruzione che hanno è quella di doverli tenere in casa in quanto non ho un giardino e comunque meglio in casa che a negozio o per strada quest'ultimo riferito solo ai miei gatti, canarini e tartaruga tutti salvati da un...incerto destino che non sto qui a spiegare.
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26-02-2012, 12:19 AM
Messaggio: #75
RE: Ed ecco Giggia mia
(25-02-2012 04:32 PM)giggia Ha scritto:  prima risposta: Fermo restando che la parola domesticità da te usata per me è "utilizzata" solo perchè i miei animali sono in casa e non intendo usarla come convivenza "forzata" con il "padrone" e il pieno controllo di quest'ultimo.
Premesso, io parlo sempre per i miei animali e posso assicurarti che è possibile interagire con loro e dire che i risultati sono pressochè simili, le uniche differenze sono solo comportamentali nelle reciproche parti (animali/persone), se poi chi vuole necessariamente avere un animale in casa per il solo scopo di dire:"ho un animale...." ovvio che non noterà mai le differenze riferite nella tua domanda.
solo una constatazione, dei comportamenti che sembrano essere la base di un rapporto, molto spesso(sopratutto nei rettili, in questo caso nelle tartarughe) indicano tutt'altro. non puoi paragonare una tartaruga che agisce d'istino ad un gatto o ancora un canarino, hanno intelligenze completamente differenti.

tornando al discorso di tam tam, secondo me interagire con i nostri ricci va bene, ma se fatto con consapevolezza e sopratutto senza innervosirlo inutilmente, già li teniamo in cattività in un ambiente completamente diverso dal loro(anche se nati in cattività), volerli poi anche "addomesticare" è un assurdità

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26-02-2012, 11:31 AM
Messaggio: #76
RE: Ed ecco Giggia mia
(25-02-2012 05:58 AM)AlbyG18 Ha scritto:  il discorso di base l'ho inteso e lo condivido in pieno...spesso però mi capita di leggere messaggi che sembrano un "esortazione" (almeno l'impressione che hanno dato a me) a lasciare il proprio riccio, per dirla in soldoni, così com'è, senza insistere a fare nulla per tentare un cambiamento.
a mio parere questo è sbagliato (finchè non divenda una costrizione ovviamente), per i vari motivi che ho spiegato fin'ora, ma giustamente ognuno la pensa come vuole Icon_wink
la cosa che non mi sembra giusta è convincere gli altri che il loro comportamento è sbagliato se cercano di "istruire" il proprio riccio, tutto qui, non so essere più chiaro e visto che mi sembra che il discorso sia andato troppo per le lunghe la chiudo qui, il mio parere l'ho dato Icon_smile

Il discorso e' lungo ed e' "normale" che lo sia.

Per scrupolo sono andata a rileggermi la discussione, e a parte qualche frase di scetticismo, in tutta onesta' non ho letto alcun tipo di esortazione a non avere contatti con il riccio, ma solo consigli nati dall'esperienza e dal confronto di anni con persone che si occupano di ricci quotidianamente e che da anni ne studiano il comportamento.

Il principio e' quello del rispetto della specie, dunque e' inevitabile, oltre che doveroso, ricordare quale sia l'indole di questo animale, come e' inevitabile che non tutti gli esemplari potranno comportarsi esattamente nella stessa maniera, anche animali nati nella stessa cucciolata possono avere comportamenti talmente differenti da indurre a pensare che non siano nati nello stesso contesto.

Il fatto di dire che ogni animale, se esposto spesso alla nostra presenza, se
circondato da infinito amore e cure, prima o poi lo ricambiera'...questo non e' corrispondente alla realtà e, soprattutto chi intende "acquistare" un riccio desiderando una buona interazione con lui, deve essere pienamente consapevole che questa, nonostante tutta la nostra buona volontà e le cure, potrebbe non instaurarsi mai.

Questo messaggio deve passare forte e chiaro, per non generare confusione e creare illusioni con conseguenti problemi di convivenza che non sono così rari.

Ricordiamoci che questo e' un forum che può essere letto da tutti, persone responsabili ed assennate, ma anche da persone che, innamorandosi di un musetto spinoso o della tendenza di un momento, potrebbero dedicarsi ad una lettura superficiale e, senza approfondire, decidere che un animaletto tanto carino che impara anche a comportarsi come un cucciolo di cane vale proprio la pena di acquistarlo.

Quando poi le aspettative di tali persone dovessero essere deluse, cosa accadrebbe? Lo sappiamo bene, purtroppo ciò che accade lo si legge tutti i giorni, e proprio a questo forum si e' rivolta una persona che ha trovato un riccio vagabondare durante il giorno e alla fine abbiamo scoperto trattarsi proprio di un riccio africano!

Vogliamo provare ad immaginare da dove arrivava?

Dire che il livello di socialità di un riccio dipende dalla "bravura" nell'approccio da parte del padrone, e' una falsità ed un messaggio davvero pericolosamente distorto.

A chiunque si sia affacciato sul forum chiedendo consigli per "sbloccare" il comportamento difensivo e schivo del riccio, e' stato sempre consigliato di lasciare all'animale il suo tempo per ambientarsi e poi, pian piano, di avvicinarsi affinché
possa imparare a riconoscere l'odore, di non fare mai troppo rumore o lasciare luci troppo forti accese, in modo da creare un ambiente più favorevole e se, col tempo, il riccio comincerà ad avvicinarsi e mostrare fiducia, sara' un'incredibile conquista con tanto di guadagnato per lui e per la persona che ci vive insieme.

Nonostante per prima sia contraria alla commercializzazione di qualsiasi animale, esotici in prima linea, mi appare completamente logico che, una volta "acquistato" un animale, ci si sforzi di instaurare un rapporto con esso.

Ciò che deve essere chiaro e' che, nonostante gli sforzi impiegati, non sempre e' garantito il risultato e, nel caso dei puntuti, questo e' ancora più probabile (soprattutto con gli esemplari adulti) data la loro indole, e che ogni forzatura in questo senso, oltre che perfettamente inutile, sarebbe lesiva nei confronti dell'animale.

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26-02-2012, 10:11 PM
Messaggio: #77
RE: Ed ecco Giggia mia
(26-02-2012 11:31 AM)TamTam Ha scritto:  Il fatto di dire che ogni animale, se esposto spesso alla nostra presenza, se
circondato da infinito amore e cure, prima o poi lo ricambiera'...questo non e' corrispondente alla realtà e, soprattutto chi intende "acquistare" un riccio desiderando una buona interazione con lui, deve essere pienamente consapevole che questa, nonostante tutta la nostra buona volontà e le cure, potrebbe non instaurarsi mai.
quoto.

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27-02-2012, 12:45 AM
Messaggio: #78
RE: Ed ecco Giggia mia
Esattamente vero. Chiaro e corretto il tuo concetto tam!
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27-02-2012, 01:19 AM
Messaggio: #79
RE: Ed ecco Giggia mia
Ragazzi a proposito volevo condividere con voi un'esperienza fatta da poco (non fa me, ma da un mio caro amico)

Voi sapete benissimo che la commercializzazione dei ricci africani parte (o almeno è partita) dalla cattura di questi animali nel loro paese d'origine per eccellenza: in Africa, appunto.

Un mio amico che sta lì e fa il volontario in varie parti dell'Africa la settimana scorsa ha trovato un riccio in fin di vita sul ciglio della "strada" (sottolineo il fatto che lui ogni volta che vede un povero riccetto morto a causa dell'irresponsabilità umana si ferma e lo seppellisce). Si aspettava fosse morto come tutti quelli che trova solitamente, così si accinse a fare al solito: prenderlo scavare una piccola fossa e mettercelo dentro. Appena lo prese si accorse subito che ancora il piccolo era vivo e senza pensarci lo portò a casa.
Non sto qui a dirvi com'era ridotto quel poveretto, fatto sta che da una settimana si prende cura di questo piccolo animale che avrà si e no 5 mesi e pesa 200g stentati. Non si sa se sopravviverà fino a domani, le sue aspettative di vita sono per lo più vicine allo zero, ma questo mio amico mi diceva che questo animale più selvatico e diffidente di un leoncino gli sta dimostrando una fiducia che non si sarebbe mai aspettato e lui aveva già trattato dei ricci africani DOMESTICI!

Questo ovviamente non per andare contro o pro a nessuno, è solo un'esperienza bella che volevo condividere Icon_smile
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28-02-2012, 12:18 PM
Messaggio: #80
RE: Ed ecco Giggia mia
esattamente l'eccezione che conferma la regola: bisogna sempre parlare di individualità...sempre!
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