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AIUTO! dubbi su riabilitazione e liberazione
04-04-2013, 11:33 PM
Messaggio: #1
AIUTO! dubbi su riabilitazione e liberazione
Ci siamo quasi…anche se da me sta nevischiando Icon_sad e la primavera si fa desiderare, si avvicina il momento di rimettere Pippo in libertà!
Sono dunque a chiedere i vostri preziosi consigli ed anche la vostra opinione di esperti su alcuni dubbi che già da qualche tempo mi assillano…
Vivo a 1400 metri di altitudine, in zona di media montagna, con temperature invernali piuttosto rigide, addirittura vi sono periodi in cui le minime si attestano intorno a -10 e le massime non arrivano a 0° anche per oltre 10 gg consecutivi. Durante queste fredde giornate (mentre Pippo se la dormiva protetto in casa), mi sono spesso chiesta quante possibilità abbia un riccio in queste condizioni…se è vero che si svegliano quando la temperatura nella loro tana arriva a 4° (e con -10 fuori per giorni non ci vuole molto), cosa possono fare per non morire di fame e di freddo? Mi è venuto il dubbio che, se non ho mai visto ricci dalle mie parti in 10 anni, il motivo sia dovuto alle condizioni ambientali non proprio ottimali. D’altra parte però ho trovato i tre piccoletti in giardino…che mamma riccia abbia sbagliato zona e sia salita troppo in alto a partorirli????

Altro problema: predatori che frequentano la mia zona, faine e volpi. Faine non ne vedo dall’autunno (forse sono scese a quote più basse per l’inverno), le volpi invece sono presenti durante tutto l’anno, che fare? Per il recinto, se mio marito mi aiuta, possiamo costruirne uno con rete anche sopra, a protezione di attacchi dall’alto (anche se con le volpi non si è mai al sicuro), ma quando lo libero che possibilità di sopravvivenza potrà avere Pippo? La guida per il reinserimento è abbastanza tassativa su questo punto, ma se devo cercare un altro posto per la liberazione dovrò farlo fuori valle, visto che le volpi sono presenti in tutta la valle d’aosta…voi che mi consigliate? avete già avuto precedenti simili?
Il mio giardino, non grandissimo, è composto da zone a prato, zone con siepi ed alberi ed un piccolo orticello sul confine, ed è visitato abitualmente da gatti, cani e uccelli, non so se ci siano rapaci notturni. Si trova abbastanza lontano dalla strada (peraltro poco trafficata), e intorno ci sono altri giardini, campi a foraggio e un po’ più indietro, boschi. Insomma, non sarebbe male…però i dubbi sopra espressi mi tormentano un po’, anche perché non mi saprei perdonare di aver messo Pippo in pericolo a causa di qualche mio errore di valutazione…
grazie in anticipo e a presto!
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05-04-2013, 10:12 PM
Messaggio: #2
RE: AIUTO! dubbi su riabilitazione e liberazione
Ciao Titta!
Penso che i tuoi dubbi e i tuoi timori siano fondati. Anche secondo me l'ambiente in cui vivi è troppo estremo per dei ricci, a causa delle temperature e dei predatori Icon_sad

[Immagine: lCYIEEy.jpg]
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06-04-2013, 07:56 AM
Messaggio: #3
RE: AIUTO! dubbi su riabilitazione e liberazione
Ciao Titta! Comprendo perfettamente tutti i tuoi dubbi e perplessita', soprattutto alla fine di un lungo inverno speso nell'amorevole cura del tuo spinosetto. Il coronamento del tuo minuzioso lavoro consiste nella restituzione di Pippo allo stato selvatico. E' questo l'ultimo e piu' grande atto d'amore nei suoi confronti. Certamente la tua zona presenta molte situazioni a rischio ( temperature estreme, presenza di predatori). Ma si tratta di elementi naturali, perfettamente tipici di quella zona , che e' al tempo stesso il luogo di origine di Pippo e la sua famiglia. Ed e' a tale zona che ritengo che Pippo debba essere restituito, selezionando il posto piu' adatto, soprattutto in termini di distanza da strade trafficate e da campi trattati con pesticidi (come x dire che il principale potenziale pericolo sia costituito dall'uomo!)

[Immagine: Fc519DS.jpg]

GRANDE CAPO, mio compagno di vita, sarà impossibile separarci!
Ti voglio bene SPINO!
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06-04-2013, 08:35 AM
Messaggio: #4
RE: AIUTO! dubbi su riabilitazione e liberazione
i predatori fanno parte purtroppo dell'ambiente naturale di un riccio, il nostro centro si trova alle porte di un bosco con vegetazione molto fitta nei bassistrati in cui so per certo esserci anche volpi, faine, gufi e allocchi, ma il fitto sottobosco è un grande aiuto per i piccoli animali come i ricci perché i rapaci dal cielo non riescono ad attaccare e anche le volpi fanno fatica, detto ciò ritengo che se nei dintorni cè un bosco con queste condizioni quello è un buon posto, diverso il discorso delle temperature, in effetti difficili per loro ma come è gia stato scritto da Renegade lui è nato li, probabilmente la sua famiglia vive li, se la madre ha deciso di partorire in quel luogo non credo si sia sbagliata a salire a 1400 metri, evidentemente ha trovato l'ambiente ideale dove vivere e riprodursi (il che vuol dire che non c'era solo lei in zona), fatte tutte queste premesse ritengo che lasciandogli sempre cibo a disposizione e costruendogli una bella casetta coibentata a dovere per la stagione fredda (che poi deciderà lui se abitare o meno) tu possa liberarlo li dove è nato.

[Immagine: 8iUZcd4.jpg]

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06-04-2013, 02:48 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 06-04-2013 02:50 PM da Fabia.)
Messaggio: #5
RE: AIUTO! dubbi su riabilitazione e liberazione
Era lo scorso 28 agosto... quando iniziò la tua avventura insieme agli spinosi; cito da quella tua discussione: "...qualche giorno fa ho visto tre piccoli ricci in un angolo poco curato del mio giardino...": questo è l'unico motivo che mi porta a quotare al 100% gli interventi di Renegade e Pierre.
Lascia che Pippo riprenda il suo percorso di selvatico laddove lo ha dovuto interrompere: da quell'angolo del tuo giardino. E, date le tue particolari condizioni climatiche, va da sé che tu possa restituire Pippo alla natura non prima di metà-fine maggio.
p.s.: grazie per le foto di Pippo; è bellissimo!!!

[Immagine: F44Lf1Y.jpg]
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06-04-2013, 09:52 PM
Messaggio: #6
RE: AIUTO! dubbi su riabilitazione e liberazione
Io invece mi discosto un po' dai pareri precedenti. Non vedo niente di male nel liberare Pippo in un luogo diverso, a una quota più bassa, dove un riccio ha sicuramente vita più facile per via del minor rigore dell'inverno e di una permanenza meno prolungata della neve. Pippo è stato trovato così piccino che non ha nessuna confidenza con il luogo specifico in cui è nato e, quindi, nessun vantaggio pratico nel ritornarci; e la Valle d'Aosta è piena di zone tranquille e boscose anche a bassa quota. C'è chi è stato costretto, per mancanza di alternative, a reinserire ricci in zone totalmente diverse da quelle di origine, anche in altre regioni, a centinaia di Km di distanza... quello sì è criticabile, perchè può significare alterare gli equilibri delle sottospecie. Reinserire un riccio valdostano in Val d'Aosta, in un bosco a 600 m di altitudine anzichè a 1400, mi sembra accettabilissimo. Icon_wink

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07-04-2013, 11:00 PM
Messaggio: #7
RE: AIUTO! dubbi su riabilitazione e liberazione
Grazie a tutti, siete stati rapidissimi a rispondere (come sempre del resto Icon_smile), io invece mi scuso del ritardo, dovuto a due giorni con prove a oltranza, per un concerto tenuto ieri sera nell’ambito della Saison Culturelle della Valle d’Aosta…insomma, per dei non professionisti una bella soddisfazione, ma anche grande impegno e fatica!
Ma tornando a Pippo: che scelta difficile!!! Icon_eek
Vi ringrazio del supporto e di ogni vostra risposta, perché da ognuna ho ricevuto incoraggiamento e/o spunti di riflessione; ora il problema è che, visti anche i contrastanti pareri, non so proprio cosa fare… magari nei prossimi giorni cercherò eventuali luoghi di liberazione situati più in basso, anche se non conosco le zone e i loro pericoli e purtroppo non ho molto tempo a disposizione per “andare in avanscoperta”; in ogni caso anche se trovassi un bel boschetto a quota più bassa dovrei ugualmente fare la riabilitazione da me, giusto? Ma il pensiero di riabilitarlo in un posto e poi di colpo liberarlo altrove, in un luogo sconosciuto, mi mette già l’ansia… Icon_cry forse sono esagerata, ma come ha detto Renegade dopo aver amorevolmente accudito Pippo mi attende il grande atto d’amore di liberarlo e vorrei farlo al MEGLIO!
Vabbè, per il momento sarà comunque necessario cominciare a costruire il recinto e attendere che da me ci siano temperature più miti, e possibilmente nel frattempo cercare di arrivare ad una decisione.
Temo che vi stresserò ancora con i miei dubbi e domande...e approfitterò della vostra esperienza e pazienza! Icon_redface
un abbraccio a tutti
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08-04-2013, 12:09 AM
Messaggio: #8
RE: AIUTO! dubbi su riabilitazione e liberazione
(07-04-2013 11:00 PM)titta Ha scritto:  in ogni caso anche se trovassi un bel boschetto a quota più bassa dovrei ugualmente fare la riabilitazione da me, giusto?

Esatto... e avresti tutto il tempo per valutare cosa fare!

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08-04-2013, 07:24 AM
Messaggio: #9
RE: AIUTO! dubbi su riabilitazione e liberazione
confesso la profonda ignoranza nel dire che non credevo in Valle d'Aosta ci fossero quote così basse...comunque rimane il fatto che, come gia sottolineato da Titta, facendo il reinserimento da lei e trasferendolo poi in un boschetto più a valle lui al momento della liberazione si troverebbe si in un posto adatto ma assolutamente sconosciuto per lui, questa è una mia personale considerazione, poi se tralasciamo questo è chiaro che vivere a 600 per lui è meglio che a 1400...

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08-04-2013, 02:45 PM
Messaggio: #10
RE: AIUTO! dubbi su riabilitazione e liberazione
(08-04-2013 07:24 AM)Pierre Ha scritto:  confesso la profonda ignoranza nel dire che non credevo in Valle d'Aosta ci fossero quote così basse

La Val d'Aosta "comincia" a 345 m sul livello del mare e Aosta è ad appena 583 m. Icon_wink

(08-04-2013 07:24 AM)Pierre Ha scritto:  facendo il reinserimento da lei e trasferendolo poi in un boschetto più a valle lui al momento della liberazione si troverebbe si in un posto adatto ma assolutamente sconosciuto per lui

Vero, ma è la situazione in cui si trovano la stragrande maggioranza dei ricci curati nei CRAS, che per evitare concentrazioni eccessive non vengono quasi mai rilasciati nelle vicinanze del centro, anche quando ci sarebbero tutte le conzioni per farlo. Gestendone tanti qui a Reggio - tra i 100 e i 200 all'anno - dobbiamo necessariamente liberarli in luoghi diversi da quelli della riabilitazione, ovviamente scelti accuratamente in funzione delle loro caratteristiche. Se il luogo può essere lo stesso è un vantaggio, ma non è un fattore essenziale e a mio parere non va anteposto ad altri fattori nel valutare le diverse opzioni.

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