riccio di tre mesi e letargo. Help!!!!

[monique]

Ciao a tutti,
[/font]mi chiamo monica abito a genova da circa 3 mesi ho trovato sulla strada un riccetto che allora pesava 70 gr. Ho riposto il riccetto in giardino alimentandolo così come mi è stato consigliato da esperti in materia. Il riccio ora pesa oltre 600 gr ed è un gran mangione. Mangia, anzi divora ogni cosa !!! vive in una piccola aiuola sotto un alberello di olivo. Gli abbiamo preparato una casetta con base di pietra e mattoni attorno, con legno sopra. Davanti all'uscio abbiamo sistemato una porticina di sughero con uno spazio abbastanza grandetto attraverso cui lui possa entrare nella sua tana, nella quale ha riposto straccetti, legni, paglia, foglie di alberi, canne ed ogni ben di dio!!! Adesso mi domando se, visto l'imminente arrivo dell'autunno, vada bene questa sistemazione e se devo procurargli altro materiale per il suo ripostiglio. Inoltre devo smettere di dargli da mangiare o indipendentemente da questo, capirà lui il periodo in cui ritrarsi? Inoltre sarà la sua tana sufficientemente calda da preservarlo dal freddo invernale o è meglio prelevarlo dopo che si sarà addormentato e metterlo al coperto e all'asciutto? Vi aspetto numerosi per tanti e tanti consigli

[Albano]

Benvenuta!
Complimenti per l'ottima assistenza fornita al riccio e per la fidelizzazione indotta.

Se la sua tana non è ancora stipata di materiali puoi lasciarne altri a sua disposizione, straccetti di pile in particolare: vedrai che utilizzerà quasi tutto.
Continua a fornirgli prodotti alimentari fin che non appurerai che per diversi giorni non consuma nulla. A quel punto ti limiterai a lasciare a disposizione una ciotola di crocchette con diversi pinoli o mezza noce tritata finemente (prodotti meno deperibili) e una ciotola di acqua.

A protezione dalle intemperie invernali, sarebbe un valido aiuto che la sua tana fosse sovrastata da una copertura impermeabile come un telo di plastica, utile anche per proteggere gli alimenti messi a disposizione: praticamente installi una tenda fissata a terra su tre lati e sopra alla tana del riccio.
Indicativamente il riccio entrerà nel vero letargo con temperature costantemente inferiori ad almeno 8-10°C ma già al di sotto dei 16-18°C il riccio tenderà a predisporsi al letargo pur mantenendosi attivo tutti i giorni.
Potrà verificarsi una fase intermedia in cui il riccio si produrrà in brevi risvegli periodici ogni 7-20 gg.; ma quando il freddo sarà considerevole potrà rimanere in letargo ininterrottamente per un intero mese ed oltre. Dal consumo delle crocchette verificherai i suoi risvegli: in pieno inverno ho constatato che uno-due controlli settimanali sono più che sufficienti.

Se ti è possibile, con cadenza mensile verifica il suo peso, per assicurarti che il calo ponderale non scenda a livelli troppo pericolosi prima della primavera: da novembre ad aprile, un riccio col letargo può arrivare a perdere fino al 40% del suo peso iniziale.
A seconda della grandezza del riccio, il range 300-400 gr. è da intendersi quale limite inferiore non oltrepassabile, se detti valori sono registrati molto prima di marzo/aprile. Di fronte a questa circostanza si impone il ricovero in casa a garanzia della sopravvivenza del riccio.

[Renegade]

Ciao Monique. benvenuta e complimenti x la perizia con cui hai cresciuti il tuo fortunato ospite. Il suo peso attuale avrebbe consentito anche una liberazione gia' da quest'anno, se pero' avessi preventivamente avviato un processo di reinserimento x tempo debito. Infatti, mi pare di aver capito che lo spinoso nn sia assolutamente pronto, soprattutto relativamente alla sua abilita' nel cacciare insetti e procurarsi cibo autonomamente. Dovrai quindi organizzare un letargo controllato, in vista di una sua CELERE liberazione alla fine della primavera prox, sempre previo adeguato periodo di reinserimento.

[sydney1963]

Ciao Monique se sei alle quote di livello del mare saprai perfettamente che da noi le temperature,a parte qualche eccezzione, sono tra le più miti e quindi il freddo arriva intorno ai primi di dicembre;se invece il riccio è nell'entroterra ligure dopve le temperature iniziano particolarmente prima a irrigidirsi quindi lascia a disposizione materiale per la sua tana e ne portano dntro fino all'inverosimile che a volte anch'io mi meraviglio di come facciano ad entranci.
Complimenti per il lavoro fin quì svolto.

[monique]

grazie ad Albano, Sydney e Renegade per le esaustive risposte. Non conoscendo bene come funziona un forum anzichè scrivere pubblicamente ho inviato a ciascuno di voi una mail, che però non è pubblica. Perciò rimedio e riassumo, a fronte delle vostre belle risposte, i miei quesiti:
- come faccio a pesare il riccio durante il ritardo? Lo tormento, poveretto ? Se è necessario ovvero sicuro, lo farò senz'altro!!!
- possono mettere pezzettini di coperte di lana o sono pericolosi perchè il riccetto potrebbe sfilacciarli ed inghiottirli?
- ok per la somministrazione del cibo anche quando il tipetto si sara rintanato!
- in ultimo : il riccio ha mangiato spesso carboidrati, non sapevo non fossero consigliati! Ma è cresciuto in maniera considerevole ed è arzillo. tonico e cresce a vista d'occhio ! Anche cattivello : mi ha morso bucandomi l'indice!!! Interrompo i carboidrati, passo alle proteine e frutta ? Oppure ci sta un'alimentazione mista, latticini esclusi?
Grazie!!! Mi siete già simpatici...anzi ...issimi!!!

[Renegade]

Ciao Monique, riguardo alle tue domande:
1) Durante il letardo controllato il controllo del peso e' molto
importante. Bisognera' verificare che il calo ponderale, dovuto alla minore alimentazione, nn sia eccessivo, e quindi ascrivibile ad altre cause. Il controllo dovra' essere periodico (anche una volta al mese) e utilizzando una bilancia digitale da cucina potra' avvenire in modo molto rapido, senza eccessivo stress x il tuo amico.
2) Le copertine di lana possono andare bene, purche' nn producano sfilacci. Da questo punto di vista ottimi sono degli stracci di pile.
3) Durante i periodi di sonno profondo lascia sempre a disposizione una ciotola di acqua fresca e una di croccantini e qualche pinolo. Il cibo secco si conserva piu' a lungo, anche se nn consumato celermente, e meglio si presta alla conservazione in ambiente esterno.
4) Elimina totalmente i cairboidrati. Glucidi ed amidi sono inadatti ai processi metabolici del riccio. La dieta deve essere a base proteica, con un contenuto contorno di frutta o verdura.

[Albano]

Confermo i suggerimenti di Renegade.

(11-10-2013 10:20 PM)monique Ha scritto:  anzichè scrivere pubblicamente ho inviato a ciascuno di voi una mail, che però non è pubblica.

Solo per tua informazione: non ho ricevuto la e-mail.