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Trovato riccio in piscina...che faccio?
28-08-2014, 10:56 AM
Messaggio: #1
Trovato riccio in piscina...che faccio?
Ciao, mi serve un aiuto. Ieri pomeriggio io e mia sorella abbiamo trovato un riccio nella nostra piscina: inizialmente pensavamo fosse morto perché non si muoveva, ma quando lo abbiamo tirato fuori dall'acqua e lo abbiamo poggiato a terra respirava anche se molto affannosamente. Ho letto qualcosa su wikipedia e sono piuttosto certa che sia un riccio europeo; oggi ho scoperto questo sito e ho pensato di chiedere consiglio a voi perché io non so proprio come comportarmi. Siccome il riccio è un animale notturno io non vedo se di notte si muove o rimane fermo sdraiato sul prato, stamattina però sono andata a vedere come stava ed era in una posizione diversa e il suo respiro un po' più regolare, ho deciso di mettere un po' d'acqua in una ciotola ma ieri notte non ha bevuto. Come posso essere certa che stia bene?

Grazie in anticipo
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28-08-2014, 11:31 AM
Messaggio: #2
RE: Trovato riccio in piscina...che faccio?
Ciao Agnese, porta subito il riccio in casa, dicci quanto pesa e sistemalo come indicato quì di seguito...


COME SISTEMARE IL RICCIO APPENA SOCCORSO

La sistemazione ideale per un riccio soccorso è in una scatola di plastica dai bordi lisci e sufficientemente alti da impedire al riccio di uscirne (minimo 40 cm per un riccio adulto). In mancanza di una scatola di questo tipo si può utilizzare una scatola di cartone, posizionandola all'interno di una più grande per contenere il riccio nel caso dovesse riuscire a evadere dalla prima.

Nella scatola va sempre inserita, indipendentemente dalla stagione, una borsa dell'acqua calda o una bottiglia piena di acqua calda avvolta in più giri di carta da cucina che sia sempre ben pulita, oppure in panni di cotone che non si sfilaccino (i fili sono pericolosi in quanto possono stringersi attorno alle zampe dei ricci). L'animale va posizionato accanto alla fonte di calore (non sopra). E' importante che la fonte di calore non occupi tutto lo spazio a disposizione, perché il riccio deve essere libero di spostarsi in un'altra area se sentisse troppo calore.

Si consiglia di utilizzare come fondo della scatola dello scottex bianco e nient'altro, in modo da poter rilevare facilmente eventuali anomalie quali sanguinamenti, feci di consistenza o colore insolito, ecc.

La scatola deve essere posizionata al chiuso, in un ambiente il più possibile tranquillo, fuori dalla portata di animali domestici. In tutta la stagione calda, dalla primavera all'autunno, è fondamentale proteggerla superiormente con una zanzariera per evitare che l'animale, già debilitato, venga assalito dalle mosche, le cui larve potrebbero divorarlo portandolo rapidamente alla morte.

PRIMO INTERVENTO

Quando si ha davanti un riccio in difficoltà, è fondamentale non improvvisare interventi di pronto soccorso, ma consultare sempre persone esperte (vedi pagina Contatti) che potranno consigliare le azioni più adatte in relazione alle condizioni del riccio.
In attesa delle loro indicazioni, non somministrare alcun farmaco o prodotto, compresi gli antipulci.
Nell'immediato non somministrare neanche cibo, perchè il riccio deve essere alimentato solo dopo che ha raggiunto una temperatura corporea adeguata: animali ipotermici non devono mai essere alimentati, in quanto il loro stato determina un rallentamento delle funzioni intestinali e della deglutizione.
Se il riccio è ferito non rimandare la visita veterinaria, che in questi casi è indispensabile e urgente!

ALIMENTAZIONE DEGLI ESEMPLARI SOCCORSI

Il riccio europeo è un piccolo mammifero classificato come insettivoro, ma di fatto praticamente onnivoro, che in natura si ciba di coleotteri, bruchi, larve, uova, piccoli mammiferi, lombrichi, lucertole, frutta… i ricci possono nutrirsi anche di lumache e chiocciole (anche se alcune fonti riportano che vi ricorrono solo in casi estremi e in mancanza d'altro: questi molluschi non sono il cibo ideale per i ricci in quanto trasmettono molti parassiti e, per la loro vischiosità, possono soffocarli). La sua dieta è quindi molto varia e prevalentemente proteica.

Per quanto riguarda l'alimentazione degli esemplari soccorsi, premesso che non esistono studi specifici sulle esigenze alimentari dei ricci, è importante sottolineare che una corretta alimentazione è fondamentale per tutelare la salute dell’animale. La dieta di un riccio che per validi motivi legati alla necessità di soccorrerlo deve trascorrere un periodo in cattività deve mantenere caratteristiche analoghe a quella naturale in termini nutrizionali. Questo non significa che deve ricalcarla esattamente nella scelta dei cibi. In particolare, non è opportuno nutrire i ricci soccorsi con insetti trovati in natura: gli insetti veicolano molti parassiti, mentre quasi sempre i ricci soccorsi hanno bisogno di essere liberati dalle parassitosi che li affliggono (vedi più avanti il paragrafo "Alimentazione dei ricci svezzati/adulti").

NUTRIRE IL RICCIO IN BASE ALLA SUA ETA'

Ogni riccio deve essere nutrito in base alla sua età: per capire se il riccio che abbiamo soccorso sia giovane o meno, non possiamo basarci solo sul suo peso, ma dobbiamo tenere in considerazione alcuni fattori fisici per stabilirne l'età.

*In generale alla nascita i ricci hanno la cute rosa e gli aculei bianchi e morbidi, occhi e orecchie chiusi, mancano i peli e i dentini e il loro peso si aggira tra i 10 e i 25 g.
*Dopo una settimana alcuni aculei si scuriscono e il peso arriva intorno ai 30/50 g.
*Alla seconda settimana la cute diventa grigia, gli aculei sono scuri, compare la prima peluria, occhi e orecchie si schiudono e il peso si aggira intorno ai 60/80 g.
*A tre settimane occhi e orecchie sono aperti, compaiono i primi dentini decidui e il peso è compreso tra i 100 e i 130 g.
*A quattro settimane il riccio apparirà con cute grigia, aculei scuri, occhi e orecchie aperti, folto pelo, dentatura completa e un peso tra i 140/180 g.

ALIMENTAZIONE DEI RICCI LATTANTI E SVEZZAMENTO

I ricci lattanti (aculei chiari, pelo scarso, occhi e orecchie chiusi, denti mancanti) devono essere nutriti con il latte Esbilac Milk Replacer for Puppies, che l'esperienza di diversi centri specializzati ha indicato come il più vicino al latte di mamma riccio. Inizialmente l'ideale sarebbe avere del colostro caprino della prima mungitura, ma non è facile da trovare. Altri tipi di latte sono da evitare, in quanto possono essere dannosi o comunque non sufficientemente nutrienti. Non somministrare MAI latte di mucca, dannosissimo e mortale per i ricci di tutte le età.
Esbilac è disponibile in forma liquida o in polvere, ugualmente adatte. Esbilac polvere si conserva per 30 giorni dopo l'apertura da controllare, Esbilac liquido per 3 giorni da controllare (ma è possibile congelarne dei cubetti per utilizzarlo più a lungo). Esbilac polvere deve essere ricostituito così: 1 parte di polvere e 3 parti di acqua o tisana di finocchio (che limita il gonfiore del ventre) nelle primissime poppate, 1 parte di polvere e 2 parti di acqua o tisana di finocchio per le successive. Esbilac liquido si può utilizzare così com'è.

Per somministrare Esbilac si può utilizzare una siringa senza ago. Si tiene il riccino in mano con gli aculei contro il palmo della mano, il pollice appoggiato sul pancino in modo da tenerlo in posizione e le sue zampine anteriori appoggiate al pollice, come per stare affacciato; il piccolo deve essere tenuto a 45° o quasi verticale. Si accosta la siringa senza ago a un angolo della bocca e gli si danno delle piccole quantità di Esbilac, facendo delle pause in modo che il piccolo abbia il tempo di deglutire e prender fiato.

I ricci lattanti devono essere nutriti secondo queste dosi e frequenze minime:

ricci di 30 gr di peso: 10 pasti al giorno da 0,8 ml l'uno, di cui due pasti notturni
ricci di 40 gr di peso: 10 pasti al giorno da 1 ml l'uno, di cui due pasti notturni
ricci di 50 gr di peso: 10 pasti al giorno da 1,3 ml l'uno, di cui due pasti notturni
ricci di 60 gr di peso: 9 pasti al giorno da 1,7 ml l'uno, di cui 1 pasto notturno
ricci di 70 gr di peso: 8 pasti al giorno da 2,3 ml l'uno, di cui 1 pasto notturno

dagli 80 grammi in poi pasti solo diurni:
80 gr di peso: 6 pasti al giorno da 3,3 ml l'uno
90 gr di peso: 6 pasti al giorno da 3,8 ml l'uno
100 gr di peso: 5 pasti al giorno da 5 ml l'uno
110 gr di peso: 5 pasti al giorno da 5,6 ml l'uno

[u]Dopo ogni pasto occorre massaggiare ventre e genitali dei piccoli con un cotton-fioc bagnato in olio di mandorle o di girasole o vaselina per mimare ciò che normalmente fa la madre ai cuccioli dopo l'allattamento al fine di favorire la digestione. Questo passo è fondamentale fino a quando non aprono gli occhi e, comunque, fino a quando non si constata che defecano tra sè tra una poppata e l'altra.

I pasti di cui sopra devono essere a base di solo latte Esbilac fintanto che i piccoli non hanno messo i dentini. Dal momento in cui vi sono i dentini, anche solo appena spuntati, si procede allo svezzamento: sempre rispettando le quantità e le frequenze di cui sopra, si comincia a miscelare all'Esbilac un po' di paté a/d, inizialmente in piccole dosi, poi in dosi sempre crescenti, in modo da passare al solo a/d nel giro di una settimana circa.

Intorno ai 25 giorni di età i ricci dovrebbero imparare a nutrirsi prelevando il cibo da contenitori posizionati a terra. Inizialmente molto cibo verrà sprecato e sarà importante cercare di mantenere il controllo sulle quantità effettivamente prese ed integrarle eventualmente con la siringa senza ago.

COME STA ANDANDO? VERIFICHE E VALUTAZIONI DA EFFETTUARE

Durante l'allattamento e lo svezzamento è fondamentale pesare i cuccioli una volta al giorno, circa alla stessa ora e a stomaco vuoto; se tutto procede bene, il loro peso aumenterà di 5-10 grammi al giorno. Una crescita più stentata che si prolunga per diversi giorni, uno stallo nella crescita o, peggio, un calo di peso sono segnali che qualcosa non va.
Bisogna poi controllare le feci: nei riccini sani saranno di color verde chiaro fintanto che prendono il latte Esbilac, per poi diventare gradualmente più marroncine man mano che si passa all'a/d, e saranno in ogni caso abbastanza formate; feci molli, molto scure, striate di sangue o contenenti muco devono allarmare.
Infine, bisogna controllare che i genitali non siano arrossati, gonfi o sanguinanti: queste condizioni sono segno di infiammazione o di infezione.

ALIMENTAZIONE DEI RICCI SVEZZATI / ADULTI

L’adolescente è un riccio a cui sono già spuntati i denti, che è in grado di bere il latte da solo dal piattino e con occhi e orecchie perfettamente aperti (tutto ciò si verifica indicativamente attorno al mese di vita).

A questo punto si può iniziare ad alimentare il riccio con cibo solido che andrà inserito nella sua dieta poco alla volta, dapprima integrandolo e poi sostituendolo progressivamente al latte Esbilac.

Si può cominciare lo svezzamento aggiungendo all’Esbilac qualche pezzettino di carne di pollo lesso o di mela finemente tritati. Non stupitevi se all’inizio il riccio non mangia la nuova pappa, rovescia il piattino o scarta gli alimenti sconosciuti: si abituerà piano piano. La quantità di carne giornaliera deve essere pari al 20% del peso corporeo del riccio, fino ai 200g di peso. Se ad esempio abbiamo un riccio di 180 g, gli somministreremo 36 g di cibo circa, suddivisi in 2-3 razioni. Dai 200 g di peso del riccio in su, la quantità giornaliera di carne da somministrare sarà sempre di 50 grammi, integrati da poca frutta (escluse mandorle, nocciole e frutta esotica) e da un po' di croccantini per gatti, in piccole quantità a contorno della carne, come da tabella che segue.

[Immagine: 8iUZcd4.jpg]

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28-08-2014, 11:33 AM
Messaggio: #3
RE: Trovato riccio in piscina...che faccio?
[Immagine: 607DE758-2584-4F72-8F30-F29DBF689127.jpg]

Vedi anche questi link
http://www.hedgehogs.altervista.org/errori.php
http://www.sosricci.it/cosafare.html

[Immagine: 8iUZcd4.jpg]

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28-08-2014, 11:58 AM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 28-08-2014 12:10 PM da Agnes9.)
Messaggio: #4
RE: Trovato riccio in piscina...che faccio?
Grazie dei consigli.
Purtroppo cercando di spostarlo nella scatola ci siamo accorte che ha un taglio sanguinante vicino al muso. Cosa consigli di fare.
Inoltre penso sia un riccio ormai adulto: ha tutti gli aculei pienamente sviluppati, e anche se non siamo riuscite a pesarlo, non ha le dimensioni di un cucciolo. Adesso l'abbiamo portato dentro, il taglio non sembra niente di che
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28-08-2014, 12:03 PM
Messaggio: #5
RE: Trovato riccio in piscina...che faccio?
Se puoi portalo dal vet che ti ho indicato via mp, altrimenti vai da uno di tua fiducia e mettilo in contatto con lui...

[Immagine: 8iUZcd4.jpg]

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30-08-2014, 07:21 PM
Messaggio: #6
RE: Trovato riccio in piscina...che faccio?
Ciao Agnes! Il riccio e' stato visto dal vet?

[Immagine: Fc519DS.jpg]

GRANDE CAPO, mio compagno di vita, sarà impossibile separarci!
Ti voglio bene SPINO!
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