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Riccetto ai Castelli - è arrivato Spin8
16-11-2017, 01:16 AM
Messaggio: #63
RE: Riccetto ai Castelli - è arrivato Spin8
(15-11-2017 09:00 PM)Corniola Ha scritto:  1) Domanda obbligata: quant'è all'incirca "un po'"?
2)OK per il materiale liscio.
3)Non ho invece capito cosa metto dentro la casetta. Paglia no, fieno bo, foglie asciutte non ne ho piove sempre! Andrò a comprare molto pile. Di che dimensioni si fanno i pezzi di pile? tipo striscette che lui dispone come vuole o pezzi grossi?
4) Per la casetta alla fine la copro di legnetti aspettando di avere foglie asciutte? Ma se la copro ed il tetto non è più apribile come lo acchiappo il riccio una volte ogni due settimane?
5) Scusa ma manca un capitolo "Letargo Riccio" e non neofiti non sappiamo come regolarci

1)Almeno mezza giornata, o più se il meteo non è favorevole.
Portare un riccio in casa è semplice perché lo sbalzo termico è favorevole al riccio: lo prendi e lo porti in casa!
Portarlo fuori è più complicato perché bisogna spezzare in più steeps lo sbalzo termico che in questo caso è sfavorevole al riccio.
Quindi il riccio con la vasca lo sposti da casa al box auto o cantina, poi in giornata di sole lo trasferisci nella sua nuova tana all'aperto.

2) Ho visto il video della location. I muretti più bassi della aiuola-fontana mi sembrano sui 30-40 cm.: se la mia percezione è giusta proverei a lasciare la location così com'è per verificare se è già funzinale così com'è; tra l'altro non è semplice fissare l'ondulina liscia intorno alla fontana e prima di affrontare questa spesa forse è meglio verificarne la sua necessità.

3) Nella tana metti: fieno, foglie secche se le hai; fogli di quotidiani accartocciati, e rivesti la tana con straccetti di pile 20x30 cm. max. ; fuori dalla tana lascia i medesimi materiali in posizione riparata che il ricci se li prenderà da solo se ne ha bisogno.

4) Se l'accesso alla tana è il tetto mantienilo accessibile. Quindi non ricoprire con legnetti, ma semplicemente con un telo cerato doppio (anche usato o di recupero, va bene anche un foglio di plastica spesso o dell'ondulina liscia se te ne rimane) fermato con quattro semplici pietre (o sassi).
Io in inverno le tane all'aperto le copro proprio con teli cerati.

5) Manca il capitolo dedicato al letargo perché c'è tanto da dire sulla costruzione del recinto, ma ben poco sulla cura del riccio.
Dopo un primo periodo di controllo bisettimanale del peso si può passare ad un controllo mensile se non accade nulla di particolare. Resta solo da verificare se il riccio si risveglia, e questo lo si vedrà anche dagli alimenti consumati. Oltre ad assicurargli acqua e cibo non deperibile sempre disponibili, non c'è altro da fare se non attendere la primavera.
Durante il trascorrere dell'inverno noi faremo sempre attenzione e confronteremo il degrado poderale del riccio con l'andamento della stagione. Ovvero controlleremo che il riccio dorma quando fa veramente freddo, così come saremo contenti delle finestre in cui si risveglierà per un fugace pasto per poi rimettersi a domire se le condizioni meteo lo inducono a ciò.
Altrimenti... come spesso accaduto nelle ultime stagioni verificheremo la resistenza del riccio alla stagione non troppo fredda che non lo lascerà andare in letargo: in questo caso continueremo a fornirgli cibo anche fresco.

[Immagine: me85D7y.jpg]
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RE: Riccetto ai Castelli - è arrivato Spin8 - Albano - 16-11-2017 01:16 AM

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