Burocrazia...

[Debby]

@ MewAi: Non è obbligatorio, però può sempre servire, non si sa mai... e per evitare possibili guai/denunce/sanzioni credo sia meglio farlo, è un modo per attestare che ci si sta occupando di un animale in difficoltà dietro controllo del medico veterinario che, appunto, certifica il fatto e firma il documento.
Io ad esempio preferisco sempre farlo perchè tanti sanno che mi occupo di ricci, nei piccoli paesi la voce fa presto a spargersi e pur conoscendo le Guardie Forestali ci tengo a dimostrare (qualora ce ne fosse bisogno) che non mi cimento in pericolosi fai-da-te ma che l'animale in questione è seguito da un veterinario.

@ Pierre76mantova: Secondo me il documento HA valore, dopo tutto è firmato dal veterinario e dimostra che ci si sta occupando di un animale in cattive condizioni di salute che, se lasciato a se stesso, rischierebbe di morire...

@ Igor: Oltre al certificato di detenzione esiste anche il certificato di trasporto che solitamente viene redatto quando si devono effettuare viaggi piuttosto lunghi, cioè: se devo andare dalla mia vet di fiducia che ha l'ambulatorio a 1 km da casa mia ovviamente non sto a fare il certificato di trasporto, ma quando devo andare a Bologna o in altri posti lontani preferisco farlo.
Poi immagino che non sarebbe comunque facile convincere una Guardia Forestale/un Carabiniere/un Poliziotto sul fatto che non stiamo detenendo animali protetti per scopi illegali, ma solo per curarli e rimetterli in sesto in vista della liberazione; però penso che spiegando bene la situazione, dimostrando di avere una certa competenza in materia e di essere ben informati, ecco di fronte a precise spiegazioni qualunque persona ragionevole e con un minimo di buon senso capirebbe.
Non credo che i bracconieri e i venditori di fauna selvatica protetta facciano tutto alla luce del sole, al contrario del privato cittadino che non ha proprio nulla da nascondere perchè sta proteggendo l'animale.