3 riccini:3 domade da sottoporvi
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12-08-2010, 08:15 AM
Messaggio: #30
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RE: 3 riccini:3 domade da sottoporvi
(11-08-2010 11:32 PM)pariginia Ha scritto: Il responsabile del Pettirosso è stato molto chiaro:se non si interviene assicurando una protezione antiparassitaria iniziale prima del reinserimento, i piccoli rimangono debilitati o almeno più deboli di quanto sarebbe necessario per affrontare la nuova vita all'aperto.Questo è bene sottolinearlo! Non avevamo dati precisi in merito, comunque è chiaro che abituando il riccio ad 1 solo cibo (tipo il patè) è normale che poi in natura non saprà che farsene di insetti, larve, piccoli frutti, ecc. e chiaramente andrà in contro a serie difficoltà . Lo stesso vale per il discorso antiparassitari: senza un'adeguata protezione, il riccio rischia di venire infestato fin dai primi giorni. E le zecche, si sa, sono delle vere "succhia-energie" e possono trasmettere malattie anche mortali. (11-08-2010 11:32 PM)pariginia Ha scritto: Un'alimentazione non adeguata, o meglio "assolutamente dannosa" per loro, come ha specificato il resposabile del Pettirosso,è quella a base di cibo (specialmente quello in scatola, ma anche crocchette) per gatti.Su questo punto non sono del tutto d'accordo... Mi spiego meglio: è vero, il cibo per gatti non è un alimento naturalmente inserito nella normale dieta di un riccio libero. Ed è anche vero che molte scatolette contengono schifezze di vario genere, tipo coloranti, conservanti, aromi artificiali, scarti, ecc. e, se somministrati come unico cibo in quantità esagerate, possono velocemente e facilmente portare all'obesità il riccio. Però è anche vero che noi raccomandiamo sempre di dosare la pappa in base al peso del riccio e alle sue condizioni (sottopeso, grasso, libero, in cattività ), così come è vero che in commercio esistono scatolette più pregiate e di qualità . Non mi risulta che ricci alimentati a paté abbiano saltato il letargo. L'unico centro italiano specializzato nella cura dei ricci, SOS RICCI, inserisce paté e crocchi nella dieta degli spinosi e non mi sembra abbiano mai avuto problemi. Non essendo una scienziata, non posso pronunciarmi sulla veridicità del fatto che le scatolette agiscano sul metabolismo rallentandolo e danneggiando il fegato, comunque indagherò... La carne cruda secondo me è consigliabile rispetto a quella cotta solo per una questione di digeribilità . Ma va somministrata con grande attenzione: deve essere freschissima e di qualità . Non tutti hanno la possibilità di recarsi quotidianamente in macelleria ad acquistare 30 g di ciccia per il riccio (anche per il carpaccio e la tartare è la stessa cosa, chi è che mangia carne cruda del giorno prima? Cambia colore e odore nel giro di 24 h)! Io trovo più comodo comprarne qualche etto, fare delle palline piccole e surgelarle; poi all'occorrenza le tiro fuori dal freezer e le scotto leggermente in padella. Rimango stupita leggendo che al Pettirosso fanno affermazioni come "I ricci dovrebbero mangiare basilarmente lumache". E' risaputa la pericolosità delle lumache: possono avvelenare il riccio per essere venute a contatto con lumachicidi e concimi chimici oppure possono provocare una morte per soffocamento perchè producono un muco viscido che impedisce al riccio di respirare mentre tenta di ingerire il gasteropode. (11-08-2010 11:32 PM)pariginia Ha scritto: Mi ha anche detto che in commercio su internet esistono mangimi appositi per ricci.Bleah, che schifo i mangimi pronti per ricci! Contengono cibi del tutto inadatti come crostacei, molluschi, frutta secca esotica... (11-08-2010 11:32 PM)pariginia Ha scritto: I miei piccoli sono arrivati provati dal viaggio. Era certamente una giornata calda ieri ed evidentemente lo sballottolamento in auto e l'arrivo in un posto con tanti rumori , quando a casa si stava attenti a non spaventarli e a far silenzio, li hanno destabilizzati.E' normale che fossero un po' destabilizzati, ma non appena prendono confidenza col nuovo ambiente lo stress passa. Ti prego, non mi parlare degli occhietti languidi del piccolino che mi si stringe il cuore... conosco bene quello sguardo, ti fa sentire in colpa ed è capace di trasmetterti paura, smarrimento, ansia e senso di inadeguatezza in un colpo solo. Mentre lo guardi negli occhi sei costretta a chiederti: "Sto facendo la cosa giusta?" e cerchi di infondere telepaticamente fiducia e tranquillità al riccetto. Io mi sento rimescolare dentro quando incrocio quegli occhietti. (11-08-2010 11:32 PM)pariginia Ha scritto: In conclusione insomma, la differenza la fanno sempre e comunque la passione e la competenza di chi opera e lavora. Ma questo succede in tutti i campi.CONDIVIDO IN PIENO! Chi è animato dall'Amore, dalla passione per il proprio lavoro e dal rispetto per gli animali fa sempre del proprio meglio e dà il 100%. Quindi ti faccio i complimenti per come ti sei occupata dei tuoi piccoli amici spinosi, brava per esserti informata e aver badato a loro senza snaturarli. Grazie a te, ora hanno una seconda possibilità e una vita libera (e spero anche felice) che li aspetta! |
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