Il reinserimento di Usto
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02-08-2011, 10:58 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 02-08-2011 11:01 PM da Thea.)
Messaggio: #36
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RE: Il reinserimento di Usto
Ma certo, figurati; non credo proprio si sia creata nessuna polemica
Da parte mia personalmente non mi sentirei di essere troppo intransigente verso la situazione che descrivi; in linea di principio naturalmente è tutto giusto quello che hanno osservato gli altri intervenuti; in questo caso però evidentemente si è creata col tempo una situazione del tutto particolare che come tale va trattata. Hanno trovato un loro equilibrio, come si fa a sbaraccare tutto? Anche se è ovvio che la situazione ideale è lo stato selvatico libero e assoluto in natura, sappiamo tutto benissimo che i ricci si sono in molti casi adattati alla vita urbana, trovando nei giardini e negli orti in città molti vantaggi : meno pesticidi che in campagna, strade a traffico meno veloce ( i ricci che vediamo schiacciati sulle strade provinciali extraurbane non li vediamo nelle strade attorno alle nostre case, ma i nostri giardini sono popolatissimi di ricci) ; cibo disponibile. Sinceramente non saprei proprio schierarmi in un caso come quello che descrivi. Del resto avanzerei anche qualche dubbio sulla reale impossibilità da parte di questa colonia di ricci di comunicare con l'esterno di questa recinzione in un'area così vasta e per di più antica. Con quegli scalatori e scavatori che sono.....Mah... ( E poi, da qualche parte saranno pure entrati per far colonia lì, o no?) |
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