da latte di capra a esbilac
|
02-03-2018, 06:40 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 02-03-2018 06:42 PM da pesk.)
Messaggio: #79
|
|||
|
|||
RE: da latte di capra a esbilac
(01-03-2018 12:07 AM)faye Ha scritto: A roma sta facendo un freddo inusuale, la temperatura è scesa fino a -8 e nonostante abbia messo la riccetta al riparo, ho paura che stia comunque facendo troppo freddo poiche il posto dove l'ho messa non è riscaldato. Non so ho letto in una discussione sul forum in cui si diceva che sui -4 i ricci rischiano il congelamento. Ora mi sto preoccupando, la devo portare in un posto riscaldato? Non voglio svegliarla ma come faccio a sapere se sta bene o se sta congelando? Grazie I ricci solitamente quando le temperature scendono così tanto attivano i meccanismi di termogenesi, e quindi gradualmente si svegliano, per evitare l'assideramento. Considera che all'interno delle tane ci sono temperature leggermente più alte di quelle esterne. Osservando un riccio in letargo si può vedere se è vivo perchè respira (anche se in modo flebile e rallentato), ma non c'è modo di capire molto di più. Quel che si può fare è fornire fieno asciutto e proteggere meglio le tane oppure, in caso di temperature davvero estreme, spostare momentaneamente i ricci sistemati all'esterno in un luogo riparato, come una stanza non riscaldata. Però se sei proprio a Roma città o nei dintorni, e non più in alto, le temperature non dovrebbero essere basse come dici... sicura che si siano toccati addirittura i -8°C? A quanto vedo adesso le minime sono sui 7°C... ... vieni a trovarci anche sulla nostra pagina facebook! |
|||
« Precedente | Successivo »
|
Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)