A Samy

[MewAi]

Ho scritto questo testo al computer mentre pensavo alla riccina che ho tenuto quest'inverno e ho pensato fosse carino condividerlo con voi.
Colgo l'occasione per ringraziare ulteriormente tutte le persone che mi hanno aiutata e consigliata in questo periodo!
(Se ci sono errori perdonatemi, ma ho scritto di getto ciò che mi veniva)

A SAMY

Ancora ricordo come fosse ieri il giorno in cui ti ho vista, piccola pallina spinosa, al centro della strada.
La macchina proseguiva lentamente, a terra si trovavano diverse foglie ingiallite, cadute dagli alberi e che indicavano l'arrivo del freddo.
Io guardavo fuori dal finestrino con aria assorta e poi...
“Ma quello cos'é, un riccio?”
Ho chiesto al mio ragazzo, che guidava.
“Mha, io non ho visto niente...”
Eppure io ero sicura; non poteva esser fatta di foglie quella sferetta immobile sull'asfalto.
Parcheggiammo poco più avanti, io scesi e mi diressi verso di te.
Alla mia sinistra c'erano due innamorati che parlavano, a nemmeno 5 metri dal luogo in cui ti trovavi, ma non si erano accorti di nulla.
Quando hanno visto che mi dirigevo a passo sicuro verso una meta a loro parere senza senso si sono zittiti e mi hanno fissata con aria interrogativa.
E proprio in quel momento mi é arrivata la conferma; sentendo che mi avvicinavo hai provato a zampettare e ti sei mossa verso il bordo della strada.
Pochi passi, effettuati con fatica.
Ti ho vista così piccina e debole, ti ho seguita e ho provato a toccarti; nessun soffio, nessuna reazione.
“Accidenti, sta male...”
Ti ho presa senza esitazione e sono tornata indietro.
“E' un riccio davvero!”
Sembravi proprio messa male, piccola Samy, immobile, fredda e poco reattiva.
Ti abbiamo messa in una scatola di scarpe sperando che ti riprendessi mentre io ho cominciato a fare telefonate (grazie a Pesk per la pazienza anche in orari poco accettabili :D).
Hai vomitato... In quel momento la situazione ci é parsa davvero brutta.
Ho deciso comunque di portarti a casa mia, ti ho messo una bottiglietta piena di acqua calda nella scatola e ho sperato con tutto il cuore che tu potessi riprenderti.
Non ti ho pesata subito, non volevo disturbarti ulteriormente; ad occhio comunque si vedeva che eri piccina.
In cuor mio cercavo di non illudermi e mi dicevo che probabilmente non saresti sopravvissuta, che non dovevo restarci troppo male.
E così non riuscivo a prendere sonno, venivo a controllarti spesso per vedere se respiravi e controllavo che la temperatura andasse bene.
Poi finalmente mi sono addormentata.
La notte é stata un incubo e al tempo stesso un sogno bellissimo; ti sei ripresa e sei uscita dalla scatola.
Io ho cercato una sistemazione per non farti evadere, ma tu hai continuato a far rumore cercando di uscire, impedendomi di chiudere occhio.
E quando, per miracolo, ci riuscivo mi svegliavo poco dopo, di soprassalto, a causa dei colpi che davi al contenitore.
La mattina dopo ero a pezzi, ma sono andata all'università sapendo che ti eri ripresa e che la situzione, forse, era recuperabile.
E da quel giorno é cominciata la nostra convivenza; ti ho messo l'antiparassitario, piena di pulci com'eri, mi sono procurata una gabbia per te e ho preparato la tua nuova casa nell'attesa che i tuoi 144 grammi aumentassero insieme alla tua stazza.
Lo ammetto, non é sempre stato semplice... A volte mi mettevo le mani nei capelli perché il giorno dopo le pulizie la mia camera era già inondata dal tuo caro “profumo”.
E poi era difficile non parlarti, non prenderti a mani nude, non darti una carezza quando ti facevo zampettare libera per la stanza...
Quando sono tornata a casa dei miei ho fatto i salti mortali per riuscire ad inserire anche la tua gabbia in macchina.
E ce ne sarebbero tante altre da raccontare...
Ma ne é valsa la pena.
E oggi posso dire che alla fine un po' mi manca anche quel tuo odore particolare, di selvatico, di bosco, che ricordava un po' l'ambiente dove adesso finalmente tornerai.
Sono contenta di averti raccolta quel giorno che sembra ieri, ma al momento stesso tanto tempo fa...
E sono orgogliosa di te, che sei cresciuta bella e forte, che hai cominciato a chiuderti quando mi avvicinavo e che stanotte hai fatto le tue prime esperienze in un recinto all'aperto.
Ti auguro tutta la fortuna del mondo Samy e ti ringrazio per questi mesi passati insieme.
Spero che nel tuo cuoricino spinoso resti in parte il ricordo della tua vita con me, in modo che io possa accompagnarti in tutti i tuoi giorni di meritata libertà.

Valeria

[Pierre]

Che bella lettera, mi hai davvero commosso leggendola...

[MewAi]

Grazie! Anche io mentre la scrivevo!!! ç_ç

[Debby]

Veramente bellissima e toccante, grazie per avercela fatta leggere perchè penso che ognuno di noi possa ritrovarsi in questa storia d'amore, d'affetto, di rispetto e fortunatamente anche a lieto fine!
Complimenti!

[MewAi]

Grazie mille Debby! ^^

[dorina]

Brava mewai, bel racconto, commovente e scritto davvero bene.
Mi ha ricordato le mie avventure di salvataggio ed i sentimenti contrastanti che si provano quandosi libera un esserino salvato..... di dispiacere per l'imminente separazione.... di ansia per il suo futuro da libero, di orgoglio per essere "riusciti" in un impresa dall'esito incerto e di felicità nel ridarti la libertà.

[pesk]

Anch'io mi sono commossa leggendo i tuoi pensieri per Samy! Me la ricordo, quella telefonata a tarda sera, insieme alla preoccupazione che mi dava il fatto che la riccina appena soccorsa avesse vomitato... avevamo paura che non ce la facesse, invece si è ripresa, è cresciuta bene e finalmente ritroverà la libertà! Hai fatto un ottimo lavoro, e anche Frariccia che ti sta aiutando con il reinserimento in natura... brave! E buona fortuna a Samy!