su "Subito" in vendita un riccio europeo

[pesk]

(24-05-2010 03:23 PM)TamTam Ha scritto:  Speriamo sul serio si tratti di un riccio africano, anche se non vedo perchè in quel caso ci fosse la necessità di specificare, nell'annuncio, "nato in cattività"

Infatti, questa specificazione non fa ben sperare!

(24-05-2010 03:23 PM)TamTam Ha scritto:  Quoto al 100%, prima di tutto mettere in salvo l'animale, il resto a seguire assolutamente si!

Purtroppo la semplice e meccanica applicazione di ciò che la legge prevede non sempre è utile a salvare l'animale abusato o in difficoltà.

Ad esempio, se si trova un animale selvatico investito non si dovrebbe neanche toccarlo ma solo chiamare la forestale o la polizia provinciale... bene, se l'animale è a lato della strada e muovendolo si rischia solo di fare dei danni questo è anche la cosa più logica da fare; ma se l'animale è in mezzo alla strada, rischia di essere investito da un momento all'altro ed è un animale piccolo come un riccio o una lepre, mi sembra che la cosa più logica da fare sia quantomeno spostarlo e forse, più che aspettare la forestale che spesso per motivi oggettivi non può arrivare in tempi brevi (un mio collega ha aspettato per varie ore che la forestale gli mandasse qualcuno a togliere dal camino due civette che ci erano cadute dentro), portarlo di corsa da un veterinario!

Altro esempio: un anno e mezzo fa mi sono trovata davanti due tizi che volevano abbandonare un cagnolino in un parcheggio. L'avevano appena preso da un privato, ma siccome aveva vomitato in auto volevano già abbandonarlo prima ancora di averlo portato a casa. Per farlo scendere dall'auto non avevano trovato di meglio che mettere l'autoradio a tutto volume e far leva con un bastone sotto la sua pancia per costringerlo a alzarsi... comportamenti che per fortuna hanno attirato la mia attenzione. La cosa da fare secondo la legge sarebbe stata chiamare le autorità, ma il cagnolino era ancora nella loro macchina e, visti i tipi, ho pensato che se sentivano aria di multe e guai avrebbero semplicemente rimesso in moto per andare ad abbandonarlo altrove. Quindi, trattenendomi dall'insultarli, gli ho chiesto se potevo provare io a far scendere il cagnolino e se gli andava bene che lo tenessi io. La risposta scontata è stata sì, ho preso la belva che loro dicevano di non attentarsi a toccare per paura che mordesse (= cucciolo di 5 mesi buono come il pane, rigido dal terrore e tremante) e l'ho caricato in macchina. I tizi tutti contenti sono andati al bar e io nel frattempo gli ho fotografato la targa. Portato a casa il cagnolino ho chiamato il canile e raccontato tutto, mi hanno detto di portarlo dal mio veterinario per vedere se aveva il microchip e poi, se non avevo la possibilità di tenerlo, di portarlo da loro. Anche qua, a rischio di sembrare rompiscatole, gli ho detto "io ve lo porto, ma se ha il microchip e rintracciate il proprietario prima che glielo restituiate voglio vederlo in faccia: perchè se è un altro che l'aveva perso o a cui era stato rubato va bene... me se è il tizio che lo stava abbandonando, piuttosto che il cane torni da lui io sporgo denuncia nei suoi confronti". Il cagnolino per fortuna non aveva microchip e non ha mai visto il canile, perchè il giorno dopo è stato adottato da una mia cara amica (e adesso è uno dei cani più felici del mondo)! E la targa della macchina dei tizi l'ho comunicata al canile, che ha fatto diffidare l'intestatario presso tutte le strutture della provincia.

Tutto questo per dire che secondo me nell'agire in favore di animali in difficoltà o maltrattati è importante tenere ben fermi due principi:

1) l'animale in salvo prima di tutto
2) se si mette la sorte di un animale nelle mani delle autorità competenti, cercare comunque di seguirne gli esiti per accertarsi che tutto vada a finire bene