Bumba in Prison Break

[TamTam]

Ciao Lalla e buon anno anche a te

Siamo consapevoli di apparire paranoici, davvero, ma come ho detto tante volte a tante persone è appunto solo un'apparenza.

Anni di esperienza diretta ed il preziosissimo contributo di chi da anni si occupa dei ns. amici spinosi, in primis Marina Setti di SOS Ricci, ci hanno insegnato che i ricci sono abilissimi a dissimulare il loro malessere tanto che alle volte, purtroppo, se ne ravvisano i segnali quando è troppo tardi per poterli aiutare.
Uno dei maggiori alleati che abbiamo è proprio il peso, è un indicatore eccezionalmente importante, ci dice anche quello che il riccio nasconde, e spesso un arresto o peggio un calo di esso indicano dei problemi per cui si rende necessario qualche approfondimento.

E' bene che chi si impegna ad occuparsi di un riccio sappia esattamente a cosa va incontro senza perdere lucidità e non facendosi prendere dall'ansia, come dice giustamente Thea, alla fine le cose verranno più semplici e naturali di quanto immaginiamo!

Prendersi cura di un riccio è impegnativo, e questo tu lo sai in prima persona, pulire, monitare il peso, sverminarlo, fargli fare un po' di motto, e, se ne si ha l'opportunità, costruire un recinto e seguirlo nella riambientazione fino a che si potrà restituirlo alla sua vita libera!

Per contro sappiamo che tutto l'impegno e le eventuali difficoltà saranno ampiamente ripagate dal poter osservare da vicino questo utile quanto ancora sconosciuto, ai più, animaletto, e soprattutto dalla grandissima soddisfazione che si proverà nel momento in cui apriremo un varco nel recinto di riabilitazione e restituiremo il riccio alla natura!

(31-12-2010 07:15 PM)lalla32 Ha scritto:  Ma già sono intervenuta portandolo in casa e interferendo con il corso della natura. Lo tengo in una scatola dove gira come una trottola tutto il giorno ... cosa che sinceramente non rende felice nè me nè lui.

Credo che ciò che penso in merito a questo pensiero sia spiegato egregiamente dalla stessa Marina Setti nel suo libro "Il Riccio ci sono anch'io!" di cui cito un passaggio:

"Questo aiuto, dato dalla mano dell'uomo, non è, in realtà, una vera interferenza con i meccanismi di selezione naturale; si viene a stabilire una sorta di compenso, con le innumerevoli cause di morte, introdotte involontariamente dall'uomo stesso".

In parte già risponde anche all'altra tua giustissima domanda:

(31-12-2010 07:15 PM)lalla32 Ha scritto:  E poi mi viene naturale chiedermi: ma se stesse libero in natura... ma quanto vivrebbe? Senza nessuno che lo svermini e gli faccia gli esami della cacca e gli dia carne scelta e verdura bollita?

Pensa che nello stesso libro è citato uno studio statistico per cui, partendo da una popolazione di 1000 ricci, la sopravvivenza si abbassa vertiginosamente già solo nel primo anno per cui da 1000 esemplari si scende a soli 362!

L'obiettivo è proprio quello di rilasciare in natura un riccio in forma, con una buona salute, affinchè abbia più probabilità di sopravvivere quanto meno alle numerose infestazioni da parte dei parassiti ed al letargo, per le altre numerosissime insidie...dovrà provvedere da sè