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Cremino72 · 06-06-2012, 02:40 PM

Capo Verde: spiagge bianche, mare cristallino e vegetazione rigogliosa. Un vero e proprio paradiso per i turisti, ma un inferno per gli animali randagi.
Infatti, nonostante da anni i volontari capoverdiani e stranieri si occupino incessantemente dei cani e dei gatti di strada, le istituzioni del paese continuano ad accalappiare tutti gli animali che trovano per le strade, incuranti se si tratti di cani randagi o con padrone, non importa se sterilizzati e curati, non importa se sani e in buono stato. Secondo le stime piÃ¹ attendibili oltre 10.000 esseri viventi vengono uccisi ogni anno con le punte piÃ¹ elevate nelle cittÃ principali, Praia e Mindelo.
Gli animali vengono catturati e, se nessuno li ritira entro tre giorni, naturalmente dietro pagamento di una tassa che difficilmente un capoverdiano puÃ² permettersi, vengono definiti di proprietÃ del Municipio, di conseguenza le autoritÃ possono sopprimerli con la stricnina, un veleno che conduce ad una morte orribile dopo ore di agonia e sofferenza.
In altri casi Ã¨ la stessa popolazione, che dimostra una scarsa considerazione per i randagi, ad ucciderli a colpi di pietra, impiccandoli, accoltellandoli, investendoli con le loro automobili o addirittura abbandonandoli legati al sole.

Per chi volesse vedere le foto (raccapriccianti) ed inviare lettera di protesta, ecco il link:
http://www.oipa.org/italia/randagismo/ap...verde.html

MARCO.B · 06-06-2012, 07:22 PM

Addirittura impiccare ed accoltellare degli animali?
Comunque Ã¨ proprio vero, cercando su internet si trova che:
In caso di avvelenamento, entro un'ora (a volte anche dopo 10-20 minuti) si irrigidiscono i muscoli del collo e del viso.

L'irrigidimento dei muscoli si diffonde a tutto il corpo e si tramuta in spasmi, che acquistano frequenza crescente. La schiena si inarca continuamente. Alla fine, si blocca anche la respirazione. La coscienza rimane lucida.

Il trattamento comprende benzodiazepina come il diazepam, nonchÃ© carbone attivo o sostanze equivalenti per eliminare eventuali residui nell'apparato digerente. Le possibilitÃ di recupero sono buone se il paziente sopravvive alle prime 24 ore.
(http://it.wikipedia.org/wiki/Stricnina)