Aiutare i ricci, è poi così giusto?

[MARCO.B]

Ciao a tutti, ovviamente il titolo è solamente provocante, però pensavo, se troviamo un riccio europeo che magari non riuscirà a superare il letargo o comunque è ferito per cause NATURALI(quindi non lo ha tirato sotto una macchina o altro), è poi così giusto interferire con il ciclo della natura? Perché come sappiamo vengono scartati gli esemplari più deboli e selezionati i più forti, quindi non sarebbe come aumentare la popolazione e causare uno squilibrio?
Cioè chiaramente se troviamo il classico idiota che brucia un riccio o che gli fa del male allora mi sembra evidente doverlo aiutare.
Con questo non voglio generare alcun tipo di polemiche e premetto che comunque sarei il primo a dare soccorso ad un animale ferito.

[pesk]

Grazie di aver posto questa domanda, che ci dà l'occasione di spiegare le motivazioni di quello che facciamo.

Personalmente, per empatia, sono portata a soccorrere qualunque animale in sofferenza e difficoltà. La maggior parte degli animali in difficoltà in cui ci imbattiamo quotidianamente sono in quelle condizioni a causa degli stravolgimenti che l'uomo opera sull'ambiente, e questo vale in particolare per i ricci, che vediamo schiacciati sulle nostre strade, affamati e assetati nelle nostre campagne coltivate e nelle città, incastrati in reti di recinzione, intrappolati in scavi e pozzetti, avvelenati dai lumachicidi, incollati sulla colla per topi... ecco, tutto questo mi sembra che non abbia niente a che fare con la selezione naturale. L'habitat naturale dei ricci è stravolto dalla ragnatela di strade costruite, per anni, senza la minima attenzione per la frammentazione che avrebbero indotto sul territorio, dalle coltivazioni intensive che lasciano ben poco spazio alla biodiversità, dall'uso di pesticidi e tecniche di irrigazione che hanno fatto scomparire gli insetti, principale fonte di cibo per i ricci in natura, e hanno fatto diminuire drasticamente le fonti d'acqua disponibili, dagli ostacoli e dagli elementi di pericolo che creiamo, incuranti di chi vi potrà incappare, dai nostri comportamenti irresponsabili e incentrati solo sul nostro interesse. Ecco, a fronte di tutto questo io penso che soccorrere un animale selvatico in difficoltà, oltre che un atto di compassione, sia un dovere e una giusta compensazione.

Inoltre, se vogliamo discuterne anche solo in termini di interesse alla salvaguardia dell'ambiente e della biodiversità nel suo complesso, lasciando da parte discorsi "animalisti", salvaguardare i ricci ha senso in quanto, come ricordava l'etologo Giorgio Celli in una conferenza sul riccio a cui ho assistito, tenutasi a Reggio Emilia nel 2007, sono considerati dalla comunità scientifica nella fase precedente a quella del rischio di estinzione. Fonti: IUCN (International Union for the Conservation of Nature) e Red List of Threatened Species.

[Pierre]

scusa la risposta un po diretta ma...allo stesso motivo se si ammala un essere umano è giusto curarlo? Anche quella potrebbe essere selezione naturale...

[TamTam]

Quoto Pesk, grazie per aver posto la domanda

Ciò che ha scritto è esattamente la realtà di quanto accade, considerando l'intrusione da parte nostra nel loro habitat, che non è banale intrusione, ma mortale intrusione, la compensazione è logica e naturale.

[MARCO.B]

Grazie per la risposta chiara, e soprattutto la mia domanda non è stata vista in modo polemico.
Hai sicuramente ragione, dopotutto non esiste più una selezione naturale dato che l'ambiente in cui vivono i ricci è stravolto dall'intervento dell'uomo.

[Pierre]

purtroppo i ricci sono solo una piccola parte della catena, non avete idea di quanti uccelli arrivino a noi con ali rotte o peggio perché hanno sbattuto contro i cavi dell'alta tensione o peggio ancora catturati in trappole o feriti da arma da fuoco nonostante non sia stagione, io prima volevo fare una piccola provocazione ma Pesk ha tristemente ragione, ormai sono ben pochi i luoghi dove gli animali possono vivere senza pericoli causati dall'uomo e un'altra dimostrazione di questo è che molti animali selvatici, e non solo ricci, vengono avvistati in centri urbani, abbiamo distrutto il loro habitat, cercano di vivere nel nostro.

[sydney1963]

salvi un riccio o un animale che non sta bene salvi il mondo poi purtroppo il degrado ambientale e culturale lo si può trovare ovunque questa è la realtà. Piccole gocce possono fare un fiume. Un saluto

[Renegade]

(30-06-2012 09:47 AM)Pierre Ha scritto:  scusa la risposta un po diretta ma...allo stesso motivo se si ammala un essere umano è giusto curarlo? Anche quella potrebbe essere selezione naturale...

Ti QUOTO fino all'ultimo puntino!!!

[pesk]

(30-06-2012 11:22 AM)MARCO.B Ha scritto:  Grazie per la risposta chiara, e soprattutto la mia domanda non è stata vista in modo polemico.

Ci mancherebbe altro...! Non amiamo la polemica e concepiamo il forum come un luogo di confronto costruttivo. Posso dire che lo staff ti apprezza molto per il tuo modo pacato ed equilibrato di porti sul forum, Marco. Grazie, quindi, a te per la tua partecipazione!

[migdan]

Secondo me gli sforzi che profondiamo nel recuperare animali in difficoltà sono sicuramente sproporzionati al beneficio che l'ambiente trae dalla loro reimmissione, ma non credo che il contributo al riequilibrio degli ecosistemi debba essere il nostro unico scopo. Curare un animale ferito è un'esperienza edificante, che allontana le persone da ogni forma di violenza e le educa al rispetto di tutto ciò che ha intorno. Prendiamo ad esempio Eddy, il riccio raccolto e curato da Silvia Scarsi, che ho portato a Mantova da Pierre una decina di giorni fa: tra visita del veterinario, farmaci, trasporto per mezza Italia è costato come un corpo di ballo, e sarà reimmesso in una zona in cui credo che la popolazione di spinosi non sia particolarmente sofferente. La Natura non ci ha guadagnato direttamente, in compenso due bambini, guidati dalla mano sapiente della loro mamma, hanno imparato a interagire con un animale selvatico, a curarlo, affezionarcisi nella maniera più sana e poi distaccarsene per il suo bene: secondo me questo è un risultato di un pregio incalcolabile, che va molto oltre il peso di un singolo riccio nell'equilibrio di un ecosistema e che giustifica qualsiasi sforzo!

[pesk]

E' vero, migdan, anche questo aspetto è molto bello e decisamente da considerare. Aggiungerei che insegnare ai bambini che è giusto soccorrere chi è in difficoltà - animale o persona che sia - vuol dire insegnare loro a rifiutare la logica dell'indifferenza (magari ammantata di finta pietà: poverino, ma non mi riguarda, se ne occuperà qualcun altro) che, purtroppo, va per la maggiore e che secondo me è uno dei mali più grandi della società.

[MARCO.B]

(30-06-2012 07:59 AM)pesk Ha scritto:  Inoltre, se vogliamo discuterne anche solo in termini di interesse alla salvaguardia dell'ambiente e della biodiversità nel suo complesso, lasciando da parte discorsi "animalisti", salvaguardare i ricci ha senso in quanto, come ricordava l'etologo Giorgio Celli in una conferenza sul riccio a cui ho assistito, tenutasi a Reggio Emilia nel 2007, sono considerati dalla comunità scientifica nella fase precedente a quella del rischio di estinzione. Fonti: IUCN (International Union for the Conservation of Nature) e Red List of Threatened Species.

Sai percaso se lui o altri facciano di simili conferenze sui ricci?

[pesk]

Giorgo Celli purtroppo di recente è venuto a mancare. Ci sono altri studiosi e ricercatori che si interessano di ricci, tra cui il Dott. Mangiagalli, che ci assiste; proprio lui sta pensando ad alcune iniziative, che non mancheremo di segnalarvi non appena ne sapremo di più.