Spritz

[Fabia]

Spritz è uno pseudo lattante di riccio, unico superstite di una nidiata di sei, dotato di una vitalità e di una voglia di vivere veramente particolari: solo queste sue attitudini o doni naturali gli consentono di esser ancora vivo. No parassiti esterni, senza denti, occhi aperti, manto aculei già presente e ben formato,perennemente soffiante e saltellante, sicuramente sottopeso e denutrito.
Alla forzata presa in carico di ieri sera verso le 21,30 pesava 76 gr.; poco fa invece era 84 gr..

Se racconto di questo spinosino, se racconto in particolare di come è arrivato da me e di come sta crescendo, è perché è tutto fuori standard ed alquanto stucchevole, anche per risvolti per nulla edificanti.
Un passo indietro. Qua e là, compreso qualche negozio per animali, dispongono del mio cellulare in caso di emergenze ricci. Ebbene martedì 9 giugno una signora cliente di un certo negozio chiede aiuto alla titolare: è stata invitata a contattarmi tempestivamente in quanto ella si era ritrovata con "cinque ricci piccolini" e non sapeva cosa fare per salvarli.
Ebbene... ieri sera venerdì 13 giugno passo per gli acquisti di ruotine in quel negozio e rimango di stucco quando apprendo che quella signora mi avrebbe già dovuta contattare da mo'. Se non altro aveva pure lasciato i suoi recapiti, ma questa azione la dice già lunga: col cavolo che mi avrebbe mai telefonato, bensì avrebbe atteso che io mi scomodassi !
Ed infatti io alla signora mai incontrata personalmente le ho telefonato quasi subito... giusto per apprendere che nel frattempo aveva già perso 4 ricci e non era certa che il quinto fosse ancora vivo. Ma come, dov'è che l'ha messo?! Risposta : io l'ho lasciato là fuori.
Ci accordiamo per un sopralluogo per il dopocena, e la signora mi dice che nel frattempo controllerà se il riccio è ancora vivo, e se non lo fosse mi avrebbe avvisata per risparmiarmi la scomodità di salire fino a casa sua... In effetti si tratta di una villa isolata quasi sul cocuzzolo di una delle prime colline a ridosso di San Lazzaro, comunque meno di 10 chilometri.

Giunta in loco, mi fermo al cancello e telefono, causa presenza di tre cani di cui uno aggressivo che andava messo in sicurezza.
Ma al posto della signora (probabilmente avanti con gli anni) che non ho mai visto compare il suo figlio, età 25-30 anni. Cerco di capire e di trasmettere le notizie essenziali: questo è un luogo dove i residenti avranno altri rapporti con i ricci.
Ed in quel quarto d'ora di scambio d'opinioni al di qua ed al di là del cancello non so quante volte mi siano cadute le braccia. Il figlio molto più sveglio della madre e avezzo al computer aveva identificato le giuste fonti (compreso anche il nostro sito dei ricci) e le misure da adottare, ma la madre ha sentenziato che era più opportuno fidarsi dei consigli delle amiche e di quelli delle amiche delle amiche !!!!!!!!!
Morale: ai ricci dal 9 giugno è stata praticata ed offerta una dieta a base di ricotta miscelata con un po' di macinato fresco.... Inutile chiedere delle quantità somministrate e quante volte nell'arco delle ventiquattr'ore. Un po' ogni tanto... poi se non c'era più nulla aggiungevamo... Non ho capito neppure se c'era acqua a disposizione.
Se qualcuno conosce una fonte che fornisce siffatte indicazioni sballate è pregato di dirmelo

Sono stata più fortunata nella ricostruzione del ritrovamento: la causa è il cane agessivo che li ha stanati, e nel far ciò ne ha subito ucciso uno. Non è invece chiaro se trattasi di ricci abbandonati volontariamente dalla madre, o se il cagnazzo ha talmente impaurito la madre tanto da farla allontanare contro la sua volontà; fatto sta che mi è stato riferito che della madre non s'è trovata traccia e nessuno della famiglia l'ha mai vista anche se l'hanno cercata per due giorni, così come pare certo che il cagnazzo non l'ha uccisa.
Dopo il misfatto il cane pericoloso è rimasto confinato in luoghi più ristretti, ed i ricci lattanti sono stati lasciati nella loro tana.
Ora il figlio della signora, molto ricettivo, ha compreso che per le caratteristiche della sua residenza avrà ancora a che fare con i ricci, sa che dovrà imporsi su sua madre, e sa della necessità di cominciare ad informarsi preventivamente su come affrontare una emergenza ricci documentandosi sul nostro sito, e all'occorrenza può avvalersi della mia disponibilità "per imparare" e, non come in questa occasione se pur per ferma volontà di sua madre, limitarsi a "scaricarmi" il riccio.

Tornando a Spritz, l'osservazione delle prime 24 ore ci racconta di un riccio ingestibile. Non sorprende che ieri sera e fino a questa mattina abbia praticamente rifiutato qualunque forma di alimentazione; in realtà in questo lasso di tempo ha assunto qualche millilitro di latte di capra e niente altro.
Anche reperire il latte di capra è stata un'avventura... Ora che siamo rientrati a casa erano già le 22,00 e qui da me a quell'ora non si trova più nulla, ma proprio ieri sera era in corso una notte bianca, per cui Albano è sceso in centro (naturalmente pedonalizzato per l'occasione!) e vendendo l'anima al diavolo ha supplicato il gestore di un supermercato, ha fatto diventare il riccio di 30 gr. ed in pericolo di vita se non riusciva a procurarsi immediatamente una confezione di latte di capra: è andata, e questo è quel che conta.
a/d non ne avevo in casa e a quell'ora era introvabile perché l'unico negozio di animali del centro non aveva aderito alla notte bianca (personalmente mi sorprendo continuamente che quel negozio attivo da qualche anno riesca ancora a rimanere aperto, perchè dispongono di una offerta molto limitata con gestione poco competente).

Dopo una notte enigmatica trascorsa con la sola disponibilità di un piattino di latte di capra, da questa mattina Spritz finalmente ha incominciato ad ingranare, ma assolutamente rifiuta sistematicamente qualunque forma di alimentazione assistita per cui non mi è rimasto che piazzare nel suo ricovero due piattini: uno con latte di capra e l'altro con un mix latte di capra a/d. E sperare.
Nonostante non siano ancora presenti i denti, visto il trattamento riservatogli da martedì a venerdì scorsi, considerato che conosceva già i piattini, io e Albano abbiamo deciso di non ricorrere al latte Esbilac perché ci sembrava di fare un passo indietro.
Tenuto conto che mancano solo le orecchie ben aperte, che Spritz conosce già il sapore della carne, a questo punto abbiamo scelto di portarlo avanti solo con il latte di capra addizionato di a/d assecondando le sue richieste alimentari (anche oltre il canonico 25% quotidiano del suo peso). E lui mangia da solo per davvero: le sue richieste alimentari si sono improvvisamente impennate fra oggi pomeriggio e questa sera.
E' la conferma che il sistema tentato funziona.
Sicuramente i denti compariranno nel volgere di qualche giorno, ed a quel punto abbandoneremo il latte di capra per allinearci al tradizionale iter di svezzamento.