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[INFO] Malattie infettive e parassitarie
05-09-2006, 09:31 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 06-02-2010 02:19 PM da pesk.)
Messaggio: #1
Exclamation [INFO] Malattie infettive e parassitarie
ATTENZIONE: TUTTE LE INFORMAZIONI MEDICHE SONO FINALIZZATE ALL'USO DA PARTE DI VETERINARI E NON SONO ASSOLUTAMENTE DA ATTUARSI SE NON SI POSSIEDE LA NECESSARIA COMPETENZA

Un piccolo vademecum sulle malattie infettive e parassitarie del riccio!


Elmintiasi

Nematodi - Crenosoma striatum
Vermi polmonari responsabili delle principali patologie polmonari nel riccio, che li può contrarre nutrendosi di lumache; i piccoli neonati possono già esserne infestati, avendoli presi dalla mamma. I vermi vivono nei bronchi e possono essere espulsi con le feci o espettorati. Spesso concomitante all'infestazione da Capillaria aerophila.
Sintomi:
respiro rantolante, tosse, rinorrea (perdita dal naso) purulenta, inappetenza, calo ponderale, congiuntivite; successivamente edema polmonare e consolidamento del parenchima, con morte per polmonite; in caso di infestazione massiva possono esserci anche problemi intestinali, alterazioni della consistenza e del colore delle feci.
Terapia:
Levamisolo (es. Citarin 10%): 27 mg/kg, alla dose di di 0,2 ml/100 g di peso, dopo avere diluito con acqua 1:10. Somministrazione sottocute, da ripetersi dopo 48 ore.
Febantel (es. Rintal): in animali debilitati o con peso corporeo inferiore a 500 g va somministrato per bocca nella dose di 50 mg/kg; la dose va raddoppiata (100 mg/kg) nell'animale sano e con peso superiore a 500 g.
Febendazolo (es. Panacur): 10 mg/kg al giorno, per bocca, per 5 giorni, da ripetere per ulteriori 5 giorni dopo due settimane di intervallo.
Mucolitico: importante per permettere e facilitare l'espettorazione dei vermi.


Nematodi - Capillaria aerophila
Secondo parassita polmonare per importanza e frequenza, infetta il riccio attraverso i lombrichi di cui si nutre o per ingestione diretta delle larve. Spesso concomitante all'infestazione da Crenosoma striatum.
Sintomi:
Analoghi a quelli del Crenosoma striatum. Anche la Capillaria aerophila è causa di grande morbilità e mortalità tra i ricci.
Terapia:
Febantel (es. Rintal): in animali debilitati o con peso corporeo inferiore a 500 g va somministrato per bocca nella dose di 50 mg/kg; la dose va raddoppiata (100 mg/kg) nell'animale sano e con peso superiore a g 500. Somministrare per 5-7 giorni.
Mebendazolo (es. Telmin): 50 mg/kg in soggetti con peso inferiore a 500 g, 100 mg/kg in animali con peso superiore a 500 g. Somministrazione per bocca per 5 giorni.
Flubendazolo (es. Flubenol 7,5 ml pasta): mezza tacca della siringa precaricata per bocca in animali con peso inferiore a 500 g, oppure 1 tacca di pasta in animali con peso superiore a 500 g.
Ivermectina (es. Ivomec 1%): alla dose di 0,03 ml/100 g di peso, in un'unica somministrazione sottocute.
Febendazolo (es. Panacur): 10 mg/kg al giorno, per bocca, per 5 giorni, da ripetere per ulteriori 5 giorni dopo due settimane di intervallo.
Mucolitico: importante per permettere e facilitare l'espettorazione dei vermi.


Nematodi: Capillaria erinacei
Infetta il riccio attraverso i lombrichi. Spesso concomitante ad altre infezioni batteriche secondarie.
Sintomi:
Analoghi a quelli del Crenosoma striatum e della Capillaria aerophila, può dare anche diarrea verdastra e mucosa, a volte con sangue, perdita dell'appetito e calo ponderale.
Terapia:
come per Capillaria aerophila.


Nematodi: Physaloptera clausa
In casi non molto possono infestare l'esofago.
Terapia:
Mancano indicazioni documentate in letteratura. Il veterinario deciderà se utilizzare la stessa terapia degli altri nematodi.


Trematodi: Brachylaemus erinacei
Parassita intestinale che si localizza in colecisti, coledoco e intestino. Il riccio si infetta nutrendosi di chiocciole e lumache.
Sintomi:
Perdita dell'appetito e calo ponderale, diarrea, melena (feci scure per la presenza di sangue digerito), anemia, inquietudine o, al contrario, torpore. Se non curata la malattia è rapidamente mortale.
Terapia:
Praziquantel (es. Droncit): in animali con peso inferiore a 500 g somministrare mg 12,5 (un quarto di compressa) in un'unica somministrazione per bocca; in animali con peso superiore a 500 g somministrare mg 25 (mezza compressa) sempre in un'unica somministrazione per bocca.


Cestodi: Hymenolepis erinacei (tenia)
Non molto frequenti. Il riccio si infetta mangiando insetti in cui si sono sviluppate le larve.
Sintomi:
Nessuno in particolare, il riccio conserva un buon appetito. Se diagnosticata con l'esame delle feci, la malattia va comunque curata.
Terapia:
Praziquantel (es. Droncit): in animali con peso inferiore a 500 g somministrare mg 12,5 (un quarto di compressa) in un'unica somministrazione per bocca; con peso superiore a 500 g somministrare mg 25 (mezza compressa) sempre in un'unica somministrazione per bocca.
Mebendazolo (es. Telmin): 50 mg/kg in soggetti con peso inferiore a 500 g, 100 mg/kg in soggetti con peso superiore a 500 g, per bocca, per 5 giorni.


Cestodi: Mesocestoides
Simili alla tenia, i parassiti si incistano a livello epatico e mesenteriale. Risulta dall'ecografia a livello epatico se le cisti sono maggiori di 2 mm di diametro.
Terapia:
Come per Hymenolepis erinacei.


Cestodi: Acantocefali (Nephridiorhyncus major)
Vermi endoparassiti che si fissano alla mucosa intestinale. Il riccio si infesta mangiando insetti infestati dalle larve.
Sintomi:
Calo ponderale, diarrea, spesso melena (feci scure per la presenza di sangue digerito), perforazione intestinale con peritonite che causa la morte. Si diagnostica con l'esame delle feci.
Terapia:
Praziquantel (es. Droncit): in animali con peso inferiore a 500 g somministrare mg 12,5 (un quarto di compressa) in un'unica somministrazione per bocca; con peso superiore a 500 g somministrare mg 25 (mezza compressa) sempre in un'unica somministrazione per bocca.



Protozoi

Isospora erinacei e Isospora rastegeiev, Eimeria sp (coccidiosi)
Infezione prevalentemente subclinica, il riccio la contrae da cibi contaminati da spore. Spesso i lattanti ne sono già infestati. I sintomi si mostrano quando l'infestazione è massiccia.
Sintomi:
feci verdi, pastose, gelatinose o, al contrario, acquose, possibili tracce di sangue dovute a emorragie intestinali, calo ponderale, fino alla paralisi.
Terapia:
Sulfonamide (es. Barena 20%): 0,1 ml per animali di peso inferiore a 200 g; 0,2 ml per animali di peso compreso tra 200 e 500 grammi; 0,3 ml in soggetti con peso superiore a 500 g; un'unica somministrazione sottocute.
Clazuril (es. Appertex compresse 2,5 mg): 1 compressa ogni 500 g di peso, in un'unica somministrazione per bocca, da ripetere dopo 20 giorni.
Nel frattempo dare Konakion fiale (intramuscolo, o sottocute o anche e fortunatamente per bocca!!!) ml 0,2 (se il peso è intorno a g 500; come sopra). Dare 3 volte al giorno per 2-3 giorni. Serve per bilanciare il danno ematico provocato dai coccidi

[Immagine: Dq6o8PH.jpg]
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