Trovato riccio di 230gr

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Giulia Cornelia ti ha dato tutte le indicazioni fondamentali. Preciso solo poche cose:

(16-11-2012 07:09 PM)Giulia Cornelia Ha scritto:  Per quanto riguarda il cibo, per ricci dai 200g in su devono mangiare un quantitativo di 50 grammi di cibo al giorno. Puoi dargli carne (non cruda ma scottata), croccantini e umido per gatti, frutta (banana poca e no frutta secca). Mi raccomando niente latte e latticini vari e insaccati.

La quantità di 50 gr al giorno è riferita alla sola carne; poca frutta e una ventina di croccantini sono da aggiungere a contorno e tra la frutta secca sono da evitare solo mandole e nocciole.

(16-11-2012 07:23 PM)Giulia Cornelia Ha scritto:  Secondo me sarebbe meglio tenerlo fino a primavera, se tu non puoi me ne posso occupare io (non siamo poi così lontane). Perché finchè non arriva a 600-700g non potrebbe farcela da solo in natura, una volta arrivato a questo peso non puoi rimetterlo di punto in bianco fuori Perché prima di tutto non avrebbe una tana dove andare a ripararsi (se la dovrebbe costruire), poi stando in casa mette su un certo quantitativo di grasso che durante il letargo potrebbe nuocergli, poi non conosce bene il posto... Quindi io rimanderei la liberazione a primavera poi le moderatrici sapranno consigliarti meglio.

Il grasso preso durante il soggiorno in casa non è nocivo per il letargo. Lo è solo il grasso preso troppo velocemente e in eccesso - il grasso preso male, insomma - che può dar luogo ad alterazioni metaboliche che durante il letargo rischiano di portare il riccio alla morte. Se invece il riccio mangia nelle quantità consigliate e ha una crescita nella norma, una volta raggiunto il peso per il letargo può anche essere messo all'esterno o in un locale chiuso ma non riscaldato con temperature prossime a quelle esterne. Ma questo si può fare solo con numerose cautele: per cominciare, il passaggio dalle temperature interne a quelle esterne deve essere molto graduale; inoltre non è opportuno liberare del tutto il riccio in un momento dell'anno così sfavorevole come l'inverno, per cui se lo si mette all'esterno bisogna sistemarlo in una situazione protetta, realizzando un recinto come quelli che si usano per la riabilitazione a primavera.